Crisi Bitcoin: perché è diversa da quella del 2018

Crisi Bitcoin: perché è diversa da quella del 2018

Secondo gli analisti l'attuale crisi di Bitcoin è differente dal crypto crash che ha colpito la regina delle criptovalute nel 2018.
Crisi Bitcoin: perché è diversa da quella del 2018
Secondo gli analisti l'attuale crisi di Bitcoin è differente dal crypto crash che ha colpito la regina delle criptovalute nel 2018.

Prosegue l’inverno crittografico che sta segnando fortemente un andamento modesto di Bitcoin e delle altre criptovalute. Oggi, nonostante i valori in positivo, non riescono a ritornare ai livelli che hanno lasciato 54 settimane fa, quando tutto è cominciato. Non sta facendo bene nemmeno la situazione di Celsius che influisce sulla serenità degli investitori.

Una cosa che molti analisti stanno precisando in questi giorni è che l’attuale crisi di Bitcoin è diversa dal crypto crash che lo ha colpito nell’anno 2018. Le informazioni a sostegno di questa tesi sono interessanti, almeno da conoscere. Ovviamente, la speranza è che BTC possa tornare a valori interessanti.

Attualmente la regina delle criptovalute è scambiata a un prezzo di 22.281 dollari, con una capitalizzazione di mercato pari a 425,42 miliardi di dollari (al momento della scrittura). L’andamento della moneta è in positivo, colorando la linea ascendente di verde. Infatti, nelle ultime 24 ore, il suo trend sta registrando un buon +4,16%.

Per acquistare Bitcoin è necessario affidarsi a un ottimo exchange crittografico. Tra i tanti disponibili Coinbase spicca per le sue qualità. Aprire un conto gratuito è semplice e veloce. Inoltre, grazie alle sue funzionalità, è possibile acquistare BTC e detenerli a lungo termine organizzando un piano di accumulo automatico.

Bitcoin: questa crisi non è come quella del 2018

Anche se l’impatto con il crollo dei prezzi di Bitcoin delle criptovalute è stato importante, non ci troviamo ai livelli del 2018. Il botto registrato in quell’anno è stata una conseguenza ai progetti ICO che avevano concluso le vendite dei token convertendo il guadagno in dollari.

L’eccessiva presenza di Bitcoin ed Ethereum sul mercato crittografico aveva generato un crollo dei prezzi facendo nascere così il famoso inverno crypto 2017-2018. Oggi però i sistemi tecnologici avanzati a cui siamo arrivati sono nettamente migliori e superiori a quelli di quell’anno.

A tranquillizzare tutti gli investitori in merito a questa attuale situazione di mercato è stato Danny Ch0ng, co-fondatore di DeFi Tranchess, che – ai microfoni di CoinDesk – ha rassicurato:

L’ambiente nell’attuale ecosistema crittografico differisce notevolmente dal periodo d’oro delle ICO nel 2018. La maturità del mercato ha spinto la necessità di stabilire basi tecnologiche più solide che hanno consentito agli scambi e ai protocolli DeFi di fornire una varietà di prodotti, con capacità di prestito, bridging e staking liquido, capaci di ridurre le fluttuazioni dei prezzi.
Sebbene l’effetto domino percepito non sia cambiato dal crollo dell’ICO, l’impatto sentito dalle istituzioni e dagli investitori al dettaglio è relativamente minore nel 2022.

Tutti possono accumulare Bitcoin in attesa di un suo futuro rialzo. Il prezzo attuale è ancora molto interessante per programmare una serie di acquisti tramite il piano di accumulo offerto da Coinbase. Questa piattaforma è molto amata dagli investitori. Aprendo un conto gratuito su questo exchange avrai anche la possibilità di avere una carta di debito crittografica.

Fonte: CoinDesk
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Pubblicato il
18 lug 2022
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