Apple, Amazon, Google, Meta, Microsoft, OpenAI e Uber hanno fatto donazioni al comitato che organizza gli eventi relativi all’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca. Due senatori democratici hanno chiesto alle aziende di fornire spiegazioni in merito, sospettando che lo scopo sia quello di evitare controlli, limitare la regolamentazione e comprare favori.
Tutte le aziende sono sotto indagine
Amazon, Google, Meta e Microsoft hanno donato un milione di dollari. Apple e OpenAI non hanno donato direttamente, ma la stessa cifra è stata versata dai rispettivi CEO Tim Cook e Sam Altman. Uber e il suo CEO Dara Khosrowshahi hanno donato un milione di dollari a testa.
Le donazioni sono più alte di quelle fatte per l’insediamento di Joe Biden nel 2021: un milione di dollari da Uber, 500.000 dollari da Microsoft, 337.500 dollari da Google, 276.509 dollari da Amazon e 43.200 dollari da Apple. Meta e OpenAI non avevano versato nulla.
I due firmatari della lettera (i senatori democratici Elizabeth Warren e Michael Bennet) sospettano che lo scopo delle Big Tech è influenzare le azioni della nuova amministrazione. I due politici scrivono che le suddette aziende hanno un chiaro interesse ad ottenere favori perché sono tutte soggette a indagini federali. Le donazioni vengono equiparate a tentativi di corruzione.
I senatori chiedono quindi alle Big Tech di fornire risposte a cinque domande, in particolare di spiegare la motivazione e se gli azionisti sono stati informati. Le risposte devono arrivare entro il 31 gennaio. Sam Altman (CEO di OpenAI) ha pubblicato la lettera, evidenziando che una simile richiesta non è stata inviata quando ha fatto donazioni ai democratici.