Elezioni europee: multe per le fake news online

Elezioni europee: multe per le fake news online

La Commissione europea pubblicherà una serie di regole che le Big Tech dovranno rispettare per garantire l'integrità delle elezioni di giugno.
Elezioni europee: multe per le fake news online
La Commissione europea pubblicherà una serie di regole che le Big Tech dovranno rispettare per garantire l'integrità delle elezioni di giugno.

Entro la prossima settimana, la Commissione europea pubblicherà le linee guida da seguire per garantire l’integrità delle elezioni. Meta, X, TikTok e altre aziende dovranno adottare le misure necessarie per evitare la diffusione di fake news sulle rispettive piattaforme. In caso di violazione potranno essere inflitte sanzioni fino al 6% del fatturato annuale globale, come previsto dal Digital Services Act (DSA).

Regole e multe per le Big Tech

Google, Microsoft, Meta e TikTok hanno già annunciato misure preventive per bloccare la disinformazione, in particolare l’uso dei cosiddetti deepfake per manipolare l’opinione pubblica. A metà febbraio hanno sottoscritto un accordo insieme ad altre 16 aziende, ma si tratta di impegni non vincolanti.

Le linee guida della Commissione europea, parte del Digital Services Act, rappresenteranno una sorta di “check list”. Le piattaforme online possono implementarle come vogliono, ma l’obiettivo finale è mitigare i rischi attraverso l’adozione di misure efficaci per contrastare le attività che possono influenzare le elezioni.

In particolare, le aziende dovranno rimuovere i contenuti nel minor tempo possibile per evitare l’avvio di indagini e possibili sanzioni. Un portavoce della Commissione europea ha dichiarato:

Le piattaforme di social media devono dimostrare di essere conformi o spiegare cos’altro stanno facendo per mitigare i rischi. Se non lo spiegano infliggeremo una multa.

Le regole dovranno essere rispettare anche dai motori di ricerca e da YouTube. Google aveva elencato una serie di misure per i suoi servizi. Oggi ha annunciato come contrasterà la diffusione delle fake news con la collaborazione delle organizzazioni di fact-checking.

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Pubblicato il
21 mar 2024
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