EMC: gli SSD domineranno i datacenter

EMC: gli SSD domineranno i datacenter

I datacenter aziendali saranno presto il nuovo terreno di conquista dei dischi a stato solido. Ad affermarlo è il colosso dello storage EMC, secondo il quale i prezzi degli SSD sono destinati a crollare in brevissimo tempo
I datacenter aziendali saranno presto il nuovo terreno di conquista dei dischi a stato solido. Ad affermarlo è il colosso dello storage EMC, secondo il quale i prezzi degli SSD sono destinati a crollare in brevissimo tempo

Las Vegas (USA) – All’inizio dell’anno aveva sollevato un certo interesse il fatto che EMC , gigante statunitense delle soluzioni di storage di classe enterprise, avesse annunciato un sistema di archiviazione di fascia alta basato su batterie di dischi a stato solido (SSD). Con questo prodotto, EMC ha di fatto avallato l’utilizzo dei dischi flash come alternativa agli hard disk da 10 o 15mila RPM, tipicamente utilizzati nei sistemi di storage aziendali. In termini di costi si tratta di un’alternativa ancora poco conveniente, ma tra pochissimi anni – dice l’azienda – potrebbe diventare quella più naturale.

Nel corso di una conferenza tenuta a Las Vegas, alcuni dei dirigenti di EMC hanno pronosticato che, già entro due anni, il prezzo dei dischi flash si allineerà a quello dei drive magnetici di classe enterprise: da qui in avanti, a loro dire, la penetrazione degli SSD nei datacenter aziendali avverrà a ritmi molto sostenuti, un trend favorito dal fatto che il costo per gigabyte delle memorie NAND flash sembra destinato a ridursi persino più rapidamente di quello degli HDD.

“Per il 2010, i dischi flash avranno raggiunto la parità (in termini di prezzo, n.d.r.) con i dischi Fibre Channel ad alta velocità”, ha dichiarato David Donatelli, direttore della Divisione Storage di EMC. “I drive flash di classe enterprise cambieranno in modo significativo il modo in cui i prodotti di storage sono progettati”.

Secondo Donatelli, gli SSD possono battere i più veloci hard disk meccanici sia in termini di IOPS (Input/Output Operation per Second) che in termini di tempi di accesso. Queste due caratteristiche, unite al fatto che gli SSD non hanno parti in movimento, e possono dunque fornire una maggiore affidabilità e un minor consumo di energia, potrebbero realmente cambiare lo scenario dei dispositivi di storage.

E dunque, come proclama da tempo Samsung , gli hard disk hanno le ore contate? “Dire che gli hard disk sono morti sarebbe senz’altro un’esagerazione”, ha commentato Donatelli. “Gli hard disk meccanici rimarranno in circolazione ancora per lungo tempo, soprattutto quelli ATA. Ciò significa che nel prossimo futuro, all’interno delle aziende, vedremo un crescente numero di ambienti misti basati sull’una e l’altra tecnologia”.

Da notare come EMC, proprio lo scorso mese, abbia acquisito Iomega , uno dei maggiori produttori di sistemi di storage SOHO basati su supporti magnetici.

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Pubblicato il
22 mag 2008
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