Il valore di un'opera d'arte, da Magritte agli NFT

Il valore di un'opera d'arte, da Magritte agli NFT

All'asta il dipinto L'impero delle luci di Magritte: secondo le stime, sarà venduto a meno di quanto pagato per il collage di Beeple in formato NFT.
Il valore di un'opera d'arte, da Magritte agli NFT
All'asta il dipinto L'impero delle luci di Magritte: secondo le stime, sarà venduto a meno di quanto pagato per il collage di Beeple in formato NFT.

Olio su tela realizzato nel 1961, L’impero delle luci (L’empire des lumières) di René Magritte diventerà quasi certamente l’opera d’arte del XX secolo venduta al maggior prezzo. Andrà all’asta il 2 marzo da Sotheby’s. La previsione degli addetti ai lavori è quella di assistere a rilanci fino a raggiungere la quota dei 60 milioni di dollari.

Un Magritte e un NFT allo stesso prezzo (più o meno)

Il dipinto fa parte di una serie che ha visto l’artista belga, esponente del surrealismo, esplorare il tema per oltre due decenni, dalla fine degli anni ’40 in poi. Già esposto nei musei di tutto il mondo (in più occasioni anche in Italia), fa parte di una collezione privata. Tra qualche settimana passerà di mano per una somma accessibile a pochi.

Eppure, c’è chi ha staccato un assegno (metaforicamente parlando) dall’importo ben più imponente per allungare le mani su un’opera che nemmeno esiste nel mondo reale, che non è inclusa in alcuna cornice né appesa a una parete. Stiamo parlando dell’ormai celebre “EVERYDAYS: THE FIRST 5000 DAYS, 2021” di Beeple (all’anagrafe Mike Winkelmann), ceduta lo scorso anno sotto forma di NFT a fronte di una spesa record pari a 69,3 milioni di dollari, al termine di un’asta organizzata da Christie’s.

Da una parte l’espressione artistica di Magritte nell’ultima parentesi della sua carriera, dall’altra un collage di immagini confezionato in digitale. Nel mezzo diversi milioni di dollari e le dinamiche su cui poggiano le ultime evoluzioni (o involuzioni secondo qualcuno) del mercato delle opere d’arte.

C’è chi ritiene quella dei Non-Fungible Token una bolla gonfiata a dismisura da hype e attenzione mediatica, pronta a sgonfiarsi o esplodere dopo aver fatto registrare un giro d’affari record nel 2021, lasciando coloro che hanno scelto di investire su questo fronte con un mano un pugno di mosche bit e qualche certificato di proprietà distribuito su blockchain, ma non è la stessa cosa che si dice ormai da anni di Bitcoin e delle altre criptovalute?

Fonte: Sotheby's
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Pubblicato il
12 gen 2022
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