Streaming pirata: Google collabora con AGCOM

Streaming pirata: Google collabora con AGCOM

Una dirigente di AGCOM ha comunicato che Google blocca l'accesso ai siti pirata anche se non intende inscriversi alla piattaforma Piracy Shield.
Streaming pirata: Google collabora con AGCOM
Una dirigente di AGCOM ha comunicato che Google blocca l'accesso ai siti pirata anche se non intende inscriversi alla piattaforma Piracy Shield.

Durante un evento dal titolo “Pirateria, fenomeno da combattere”, moderato dal direttore di Calcio e Finanza Luciano Mondellini, Benedetta Liberatore (responsabile direzione servizi digitali di AGCOM) ha comunicato che Google collabora con l’autorità per bloccare la diffusione di contenuti pirata in streaming. Federico Bagnoli Rossi, Presidente della FAPAV, ha invece parlato dell’oscuramento di Streaming Community.

Cloudflare non collabora

Benedetta Liberatore ha evidenziato la necessità di una piattaforma come Piracy Shield per un intervento immediato durante la trasmissione di eventi sportivi in diretta. Per ottenere risultati concreti nella lotta allo streaming pirata occorre però la collaborazione delle Big Tech. La famosa legge n. 93 del 14 luglio 2023 dovrebbe essere rispettata anche dai provider di motori di ricerca, VPN e DNS pubblici.

La responsabile direzione servizi digitali di AGCOM ha annunciato che Google non intende iscriversi a Piracy Shield, ma ha fornito un sistema che permette di ottenere lo stesso risultato (sperimentato durante l’ultima giornata della serie A di calcio). Il ticket del segnalatore (DAZN, Sky e altri) arriva ugualmente all’azienda di Mountain View in modo automatico. Google blocca quindi l’accesso ai siti pirata intervenendo sui DNS pubblici.

Anche Microsoft ha collaborato eliminando i siti segnalati da Bing. Cloudflare invece ha risposto picche, nonostante la sentenza di fine dicembre (simile a quella che riguarda Google). All’inizio del mese, la CCIA ha chiesto l’intervento della Commissione europea perché Piracy Shield non rispetta la legge.

Federico Bagnoli Rossi, Presidente della FAPAV, ha invece parlato dell’oscuramento di Streaming Community, noto sito che trasmette film e serie TV. In questo caso, Piracy Shield non c’entra nulla. Il blocco è stato ordinato dal tribunale di Milano.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
9 giu 2025
Link copiato negli appunti