Windows 10, il futuro è già scritto

Windows 10, il futuro è già scritto

Microsoft sarebbe al lavoro su un nuovo ciclo di aggiornamenti per Windows 10, OS non ancora completato ma per cui già si prevedono un paio di "super-patch" che aggiungeranno funzionalità importanti
Microsoft sarebbe al lavoro su un nuovo ciclo di aggiornamenti per Windows 10, OS non ancora completato ma per cui già si prevedono un paio di "super-patch" che aggiungeranno funzionalità importanti

Manca ancora qualche mese alla finalizzazione del codice di Windows 10 , sistema operativo che Microsoft intende rendere disponibile “entro l’estate”, ma non per questo la corporation di Redmond ha smesso di pensare al futuro di uno dei componenti fondamentali del suo “core business”.

Anzi, stando alle indiscrezioni che in queste ore circolano in rete, dopo la versione RTM di Windows 10, Microsoft ha già messo in cantiere due diversi update alla piattaforma Windows da distribuire entro l’anno prossimo. Gli update sarebbero classificati con il nome in codice di “Redstone”, chiaro riferimento al mondo virtuale di Minecraft acquisito a suon di miliardi nel 2014.

Redstone non sarà un nuovo Windows, dicono le fonti , quanto piuttosto un doppio aggiornamento da rilasciare in estate e autunno e inclusivo di modifiche significative al codice del sistema operativo: diversamente dagli update cumulativi distribuiti ogni mese con il Patch Tuesday, con Redstone Windows 10 acquisirà il supporto a nuove categorie di dispositivi e altre funzionalità che sono state al momento escluse dalla dotazione base del nuovo OS.

Anche per Redstone varranno le regole del programma “Insider” che ha debuttato con Windows 10, suggeriscono ancora i rumors , con Microsoft impegnata a distribuire versioni di prova degli aggiornamenti ai tester prima di procedere con il rilascio al grande pubblico.

Per un OS ancora inedito che ha già il futuro pianificato, un altro storico sistema Microsoft viene ufficialmente pre-pensionato: Windows Server 2003 diverrà ufficialmente un sistema operativo non supportato a partire dal 14 luglio 2015, ha comunicato Redmond, non ci saranno estensioni della scadenza e le (molte) aziende che ancora fanno uso del software dovranno migrare a versioni più recenti di Windows Server. O sborsare 600 dollari per server per avere accesso a un programma di aggiornamenti su misura.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il 8 apr 2015
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