Chi ha uno smartphone Android e non ha ancora provato un chatbot AI, probabilmente si sta perdendo qualcosa di grosso. Non stiamo parlando di gadget futuristici, ma di app che possono semplificare la vita in mille modi. Ad esempio, prendiamo la ricerca su Internet.
Alcuni si limitano ancora alle ricerche tradizionali su Google, altri invece hanno iniziato a sostituire le classiche query di ricerca con le conversazioni con chatbot AI. La differenza è notevole. Invece di scorrere tra decine di risultati, si ottengono risposte immediate, personalizzate e sorprendentemente precise.
L’intelligenza artificiale sui telefoni è esplosa negli ultimi mesi. Se fino a poco tempo fa l’AI era soprattutto un’esperienza da desktop, oggi gli smartphone hanno app AI che funzionano benissimo, a volte pesino meglio delle versioni desktop. E chi ha un Android, ha ancora più scelta rispetto agli iPhone.
AI su Android: 5 app da provare subito
Ecco 5 app AI da avere assolutamente sul proprio smartphone Android.
1. App di ChatGPT di OpenAI
Quando si parla di intelligenza artificiale, il primo nome che viene in mente è ChatGPT. L’app per Android è migliorata tantissimo negli ultimi mesi. Ora offre due funzioni che la rendono davvero utile. La prima è la chat vocale. Si può letteralmente parlare con ChatGPT come se fosse una persona. Inoltre, l’ultima versione della modalità vocale ha un tono di voce più naturale, e rispetta finalmente le pause.
Adesso capisce quando ci si ferma a riflettere o a prendere il respiro, invece di partire subito con la risposta. Un bel salto di qualità! È la soluzione perfetta quando si sta guidando, camminando o semplicemente si hanno le mani occupate. E funziona anche con l’account gratuito.
La seconda funzione, è la generazione di immagini direttamente nel chatbot. Basta descrivere quello che si ha in mente e ChatGPT lo disegna. Non stiamo parlando di scarabocchi. Le immagini sono di qualità professionale. Si vuole un logo per la propria attività? Un’illustrazione per un progetto? Basta chiedere, anche se si ha il piano gratuito.
Il bello di ChatGPT è che è uno strumento versatile. Si può usare per scrivere email, fare riassunti, risolvere problemi di matematica, imparare una lingua straniera o semplicemente fare due chiacchiere quando ci si annoia.
2. App Gemini di Google
Per chi usa Gmail, Google Maps, YouTube e gli altri servizi Google, Gemini è praticamente d’obbligo. Gemini può leggere le email e aiutare a rispondere, può controllare il calendario e programmare appuntamenti, fare ricerche basate sulla cronologia di navigazione. Anche Gemini sa creare immagini, e pur non essendo al livello di ChatGPT, i risultati sono comunque buoni. Ma la vera forza è l’integrazione. Quando si chiede qualcosa a Gemini, sa già chi siamo e cosa ci serve.
Una delle funzioni più interessanti di Gemini è la memoria personalizzabile. L’utente può decidere quanto deve ricordare delle conversazioni passate. Vuol dire che può memorizzare le nostre preferenze, come lo stile di scrittura, gli argomenti che interessano o il modo di lavorare. E se non si vuole che Gemini ricordi certe cose, si può disattivare la memoria o rimuovere elementi specifici in qualsiasi momento.
3. App di Claude di Anthropic
Claude è meno popolare degli altri chatbot AI, ma tra i professionisti ha una reputazione di tutto rispetto. È il chatbot che si sceglie quando si ha bisogno di risposte precise e ragionate, soprattutto per questioni tecniche o di lavoro. E se si programma, Claude è incredibile per scrivere e correggere codice. Eccelle anche nell’analisi dei dati e nella scrittura di documenti professionali. Le risposte sono sempre ben strutturate e approfondite.
Anche Claude ha aggiunto di recente la chat vocale gratuita, e la qualità è ottima. Si può discutere progetti complessi a voce, cosa molto comoda quando si lavora. Claude è perfetto per studenti universitari, professionisti e chiunque abbia bisogno di un assistente affidabile per compiti che richiedono precisione e logica.
4. App di DeepSeek
DeepSeek è cinese, gratuito e funziona sorprendentemente bene. La startup omonima, ha fatto molto parlare di sé. Ha dimostrato, infatti, che si possono sviluppare sistemi AI competitivi, spendendo di meno rispetto ai leader di settore come ChatGPT e Meta. Anche se poi è venuto fuori che ha usato i dati di output dei modelli di OpenAI per addestrare il suo chatbot, sfruttando la tecnica della distillazione… Ma questa è un’altra storia. Al di là delle polemiche, chi cerca semplicemente un buon chatbot AI senza spendere un euro, DeepSeek è una buona alternativa.
DeepSeek non ha le funzioni più avanzate degli altri (non offre la modalità vocale e la generazione di immagini), ma quello che fa, lo fa bene. Le risposte sono intelligenti, può fare ricerche sul web e il ragionamento è solido. L’interfaccia è essenziale ma funzionale. Il vantaggio principale è il prezzo: è completamente gratuito. Inoltre, esistono versioni open source che si possono installare sul computer per usarlo offline.
5. App di PocketPal
PocketPal è completamente diverso dagli altri. Invece di collegarsi a internet, fa girare l’intelligenza artificiale direttamente sullo smartphone. Niente cloud, niente server esterni, niente invio di dati. Ovviamente le prestazioni non sono al livello dei chatbot online, ma i risultati sono comunque buoni, soprattutto considerando che tutto funziona offline. È perfetto per chi si preoccupa della privacy o ha una connessione internet limitata.
PocketPal permette di scegliere tra diversi modelli AI. Chi ha un telefono più vecchio, può usare modelli più leggeri come Qwen3 0.6B. Chi ha un dispositivo potente, si può sbizzarrire con i modelli più avanzati come LLama 3.2 3B.
Qual è l’app AI migliore?
La risposta onesta è: dipende da cosa si deve fare. ChatGPT è il più completo e facile da usare, perfetto per iniziare. Gemini è imbattibile per chi vive nell’ecosistema Google. Claude è il migliore per il lavoro e lo studio. DeepSeek è l’opzione economica che funziona bene. PocketPal è la soluzione ideale per chi vuole la massima privacy.
Naturalmente, nessuno vieta di installarli tutti e usare quello più adatto al momento. Anzi, molte persone fanno proprio così. Usano ChatGPT per le cose creative, Claude per il lavoro, e Gemini per le ricerche integrate con Google.