Bonus 500 euro: i fondi destinati alle regioni, più risorse al Sud

Bonus 500 euro: più risorse alle regioni del Sud

Alla Sicilia la fetta più grande della torta, seguita da Campania, Puglia, Sardegna e Calabria: così vengono spartite le risorse del Bonus 500 euro.
Bonus 500 euro: più risorse alle regioni del Sud
Alla Sicilia la fetta più grande della torta, seguita da Campania, Puglia, Sardegna e Calabria: così vengono spartite le risorse del Bonus 500 euro.

Entro pochi giorni il sito di Infratel Italia pubblicherà tutte le offerte messe a disposizione dagli operatori per l’ottenimento del cosiddetto Bonus 500 euro attraverso il quale le famiglie con ISEE inferiore a 20.00 euro potranno sottoscrivere un nuovo contratto per un servizio di connettività a banda ultralarga e chiedere un dispositivo a scelta tra computer e tablet che diventerà di proprietà dopo un anno.

Bonus 500 euro: regioni e distribuzione delle risorse

Il Governo ha destinato alle regioni fondi diversi: si va dal 19,99% della quota complessiva riconosciuto alla Sicilia fino allo 0,20% della Valle d’Aosta, passando dal 14,10% della Puglia, il 4,13% della Lombardia, il 2,5% della Toscana e il 18,63% della Campania solo per fare qualche altro esempio. In linea di massima, al Sud del paese sono indirizzate risorse maggiori. Nella mappa di seguito, condivisa dal portale SOStariffe.it, una rappresentazione grafica di come sono state ripartite.

La distribuzione dei fondi destinati al Bonus 500 euro nelle regioni d'Italia

È bene precisare che in Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria e Toscana lo potranno richiedere solo utenze residenti in comuni specifici.

Come scritto in apertura, l’assegnazione del contributo da 500 euro previsto dalla Fase 1 del Piano Voucher è riservata alle famiglie con ISEE fino a 20.000 euro (su queste pagine una guida per calcolarlo). Più avanti prenderà poi il via la Fase 2, consentendo l’accesso al bonus anche a quelle con ISEE fino a 50.000 euro.

Già disponibile da alcune settimane il modulo da compilare e presentare agli operatori attraverso i canali di vendita tradizionali: negozi, centri commerciali, catene di elettronica, punti di assistenza ecc. Ricordiamo infine che la somma viene erogata come sconto applicabile al canone per il servizio di connettività, nonché per coprire l’eventuale costo di attivazione: da 200 a 400 euro per l’abbonamento e da 100 a 300 euro per il dispositivo, considerando la necessità di non sforare il tetto dei 500 euro complessivi.

Fonte: SOStariffe.it
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Pubblicato il 21 ott 2020
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