La Commissione europea ha pubblicato i risultati preliminari dell’indagine avviata a marzo 2024 nei confronti di AliExpress sulla base del Digital Services Act (DSA). La nota piattaforma di e-commerce cinese ha violato gli obblighi di valutazione e mitigazione dei rischi associati alla diffusione di contenuti illegali. Sono stati invece accettati gli impegni relativi alle altre criticità riscontrate.
Tre violazioni del DSA
Il procedimento del 14 marzo 2024 era il primo avviato nei confronti di una piattaforma di e-commerce. Successivamente è stata avviata un’indagine anche nei confronti di Temu. Gli altri riguardano X, TikTok, Facebook, Instagram, Pornhub, Stripchat, XNXX e XVideos.
In base ai risultati preliminari, AliExpress ha commesso tre violazioni in merito alla valutazione e mitigazione dei rischi associati alla diffusione di contenuti illegali:
- AliExpress non tiene conto delle risorse limitate dedicate ai suoi sistemi di moderazione per evitare la diffusione di prodotti illegali, sottovalutando quindi tale rischio
- AliExpress non applica in modo appropriato la sua politica sanzionatoria nei confronti dei commercianti che pubblicano ripetutamente contenuti illegali
- I sistemi di moderazione proattiva dei contenuti presentano falle sistemiche che li rendono meno efficaci e consentono manipolazioni da parte di trader malintenzionati
L’azienda può ora esercitare il suo diritto alla difesa e accedere ai documenti dell’indagine. Se verranno confermate le violazioni, la Commissione potrà infliggere sanzioni fino al 6% delle entrate globali annuali.
Sei impegni vincolanti
Sono stati invece accettati gli impegni, legalmente vincolanti per 5 anni, che risolvono le altre criticità riscontrate in queste aree:
- Sistemi della piattaforma per monitorare e individuare prodotti illegali, come medicinali, integratori alimentari e materiale per adulti, diffusi anche tramite link nascosti e programmi di affiliazione, che potrebbero influire sulla salute degli utenti e sul benessere dei minori
- Meccanismo di notifica e azione della piattaforma per segnalare i prodotti illegali
- Sistema interno di gestione dei reclami
- Trasparenza dei sistemi pubblicitari e di raccomandazione, inclusi repository degli annunci e opzioni per personalizzare i sistemi di raccomandazione
- Tracciabilità dei commercianti
- Accesso ai dati pubblici per i ricercatori
La descrizione dettagliata degli impegni si può leggere in questa pagina.
In merito alla notizia, pubblichiamo una dichiarazione ricevuta da Aliexpress:
“Abbiamo collaborato in modo proattivo e costante con la Commissione Europea sin dall’inizio di questo processo e continueremo a farlo con lo stesso impegno.Come evidenziato dall’annuncio odierno, la Commissione ha riconosciuto il nostro approccio responsabile volto a garantire un elevato livello di protezione dei consumatori e di trasparenza, come dimostrano l’ampiezza e la portata degli impegni volontari da noi proposti e concordati.
Ribadiamo il nostro pieno impegno nel rispettare il Regolamento sui Servizi Digitali e nell’attuare tutte le misure concordate. Siamo fiduciosi che, attraverso un dialogo costruttivo e continuativo con la Commissione Europea, sarà possibile affrontare in modo efficace ogni eventuale criticità residua.
AliExpress resta fortemente impegnata a offrire un marketplace sicuro e conforme per i consumatori in Europa e nel resto del mondo, nel pieno rispetto delle normative vigenti nei mercati in cui opera“.