L’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca entrerà nella storia per le parole dure pronunciate dal neopresidente nel discorso programmatico che in molti hanno definito di incoronazione
, per lo sguardo imperscrutabile della moglie Melania, intenzionalmente nascosto sotto la tesa di un cappello (lo stilista che l’ha realizzato, Eric Javits, ringrazia) e per la presenza dei pezzi grossi dell’industria hi-tech, intenzionati a strizzare l’occhio al tycoon con una lungimiranza che sembra puntare a una qualche forma di ritorno. Poteva mancare un gesto quantomeno discutibile di Elon Musk, a rubare la scena? No, naturalmente non poteva mancare.
Il discutibile saluto romano di Elon Musk
Discutibile
perché la volontarietà di ciò che in molti hanno definito un saluto romano (o un saluto nazista sulle testate estere) può essere oggetto di discussione. Lo è ancor di più considerando i recenti trascorsi: dall’endorsement pubblico per appoggiare il partito nazionalista AfD in Germania alle accuse rivolte dall’Europa al suo social, X, il cui algoritmo è sospettato di favorire i post di destra. Qualcuno diceva che A pensar male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina
.
E, discutibile
, perché sarebbe quantomeno auspicabile che un esponente della nuova amministrazione statunitense non si lasciasse andare ad atteggiamenti anche minimamente interpretabili, avendo gli occhi del mondo puntati addosso, nel giorno in cui formalmente dismette i panni di imprenditore e uomo più ricco al mondo per indossare quelli istituzionali. Ha infatti già preso il via l’iter necessario per assegnare a Musk la guida del dipartimento DOGE, incaricato dell’efficienza governativa.
E, infine, discutibile
, perché vogliamo credere nella buonafede del numero uno di Tesla e di SpaceX. Dell’uomo che, come ribadito dell’amico Trump nel discorso di insediamento, ci porterà su Marte. Di chi, per sua stessa ammissione, in passato ha votato democratico, confermando dunque la personale lontananza da un ideale anacronistico e condannabile di stampo estremista, ma che ora si limita a definire l’associazione del suo gesto a un saluto romano o nazista come un attacco fiacco
scagliato da parte dei detrattori, nascondendosi dietro un banale giro di parole, creando una bizzarra analogia con quel cappello che cela lo sguardo di Melania.
Il dottor Stranamore, senza Kubrick
Dopotutto, Musk stava solo ringraziando il popolo americano dal podio presidenziale, per aver contribuito a una vittoria fondamentale per il futuro della civiltà umana, stendendo il braccio destro e mordendosi il labbro. Un momento, dove l’abbiamo già visto? Ah sì, nel dottor Stranamore di kubrickiana memoria. O forse qualche decennio prima, in altro contesto?
Questa non è una vittoria ordinaria. È stato un bivio sulla strada della civiltà umana. È stata davvero importante. Grazie per averlo reso possibile. Grazie.