Un senatore repubblicano ha presentato un disegno di legge per obbligare i produttori ad aggiungere un sistema di tracciamento geografico alle GPU più potenti per gaming e AI che potrebbero finire in Cina o in altri paesi nemici. Un politico democratico aveva annunciato una simile proposta. Intanto sembra che NVIDIA aumenterà i prezzi delle sue GPU, nonostante l’accordo temporaneo tra Stati Uniti e Cina.
Tracciamento della posizione delle GPU
Come aveva evidenziato TSMC è praticamente impossibile impedire che le GPU più potenti (principalmente quelle di NVIDIA) arrivino in Cina seguendo “percorsi alternativi”, quindi le regole sulle esportazioni introdotte da Biden e Trump possono essere facilmente aggirate.
Come il suo collega democratico, il senatore repubblicano Tom Cotton ha suggerito di sfruttare una tecnologia per tracciare la posizione delle GPU. In dettaglio, il disegno di legge Chip Security Act prevede l’obbligo per i produttori di implementare un meccanismo di geotracking, in modo da rilevare gli spostamenti dei chip AI più avanzati soggetti alle regole sulle esportazioni.
Gli esportatori dovranno segnalare al Dipartimento del Commercio se i prodotti sono stati dirottati verso una destinazione diversa da quella prevista o sono stati soggetti a tentativi di manomissione. La legge non si applica solo alle GPU usate per l’addestramento dei modelli AI, ma anche a quelle per gaming, come la NVIDIA GeForce RTX 5090.
Il disegno di legge prevede inoltre l’avvio di uno studio, in collaborazione con il Dipartimento della Difesa, su altri meccanismi da introdurre in futuro. I sistemi di tracciamento dovranno garantire la protezione dei segreti industriali dei produttori.
A causa del divieto di esportare la GPU H20 in Cina, l’azienda californiana perderà circa 5,5 miliardi di dollari. Secondo fonti taiwanesi, NVIDIA avrebbe intanto deciso di aumentare i prezzi delle GPU gaming del 5-10% e delle GPU AI del 15% per compensare i costi aggiuntivi dovuti ai dazi.