Green Pass: cosa cambia da oggi (1 febbraio)

Green Pass: cosa cambia da oggi (1 febbraio)

Oggi, martedì 1 febbraio 2022, si apre una nuova era del Green Pass: è obbligatorio nei negozi (con alcune eccezioni), in banca e in posta.
Green Pass: cosa cambia da oggi (1 febbraio)
Oggi, martedì 1 febbraio 2022, si apre una nuova era del Green Pass: è obbligatorio nei negozi (con alcune eccezioni), in banca e in posta.

Mese nuovo, nuove regole per il Green Pass. Entrano in vigore oggi, martedì 1 febbraio 2022, alcune delle restrizioni stabilite dal Governo con gli ultimi decreti. L’obiettivo è come sempre quello di proseguire nell’azione di contrasto alla pandemia. Si tratta di misure non da tutti accolte nel migliore dei modi, anzi, capaci di suscitare malcontento e attirare pesanti critiche.

Le novità del Green Pass: negozi e scuola

La regola inedita che più di altre va a impattare sulla quotidianità di tutti è quella legata all’obbligo di esibire il certificato verde (base, basta il tampone) all’ingresso dei negozi. Sono poche le eccezioni, tutte riportate nel testo dell’ultimo DPCM: ipermercati, supermercati, discount, minimercati e altri esercizi dove avviene la vendita di generi alimentari, surgelati, cibo per animali, carburante, articoli igienico-sanitari e ortopedici, medicinali, ottici, prodotti combustibili per uso domestico e riscaldamento.

Sono interessati poi gli uffici pubblici, le filiali degli istituti bancari e le poste. Lo stesso vale per tabaccai ed edicole (non se all’aperto). Insomma, niente pagamento del bollettino allo sportello né prelievo in cassa o ritiro della pensione senza poter mostrare il codice QR.

Da ieri (lunedì 31 gennaio) il Green Pass è diventato requisito essenziale anche per l’ingresso a scuola da parte di chi si trova in regime di autosorveglianza. Riguarda gli studenti delle classi nelle quali è stato individuato un caso di positività.

Green Pass “rosso”: occhio alla scadenza

In merito a scadenza e durata, da oggi (martedì 1 febbraio) il periodo di validità del documento rilasciato in seguito alla vaccinazione scende da nove a sei mesi. Chi ha completato il primo ciclo (monodose o doppia dose) tra l’inizio di giugno e l’inizio di agosto potrebbe dunque trovarsi improvvisamente a dover fare i conti con un certificato non più regolare. Meglio controllare, per scongiurare il rischio di vedere comparire una schermata rossa al controllo con l’app VerificaC19.

È al vaglio l’ipotesi di estendere in modo illimitato la validità della certificazione ottenuta con booster e/o guarigione. Deciderà il Governo, tornato al lavoro dopo la lunga settimana in standby per l’elezione del Presidente della Repubblica.

Vaccino obbligatorio per gli over 50

Sempre in tema di lotta alla pandemia, entra oggi in vigore una novità che nulla ha a che fare con il Green Pass, se non indirettamente. È quella che prevede il vaccino obbligatorio per tutti gli over 50, indipendentemente dal fatto che svolgano un’attività o meno. Un’altra imposizione bersaglio di forti critiche. Coloro inadempienti riceveranno una multa da 100 euro, inflitta dall’Agenzia delle Entrate in seguito a uno scambio di dati con il Ministero della Salute. Modalità e tempistiche dell’invio non sono finora state rese note.

Per chi ha compiuto 50 anni, il documento in versione rafforzata (vaccinazione o guarigione) sarà necessario per lavorare a partire dal 15 febbraio. La regola varrà sia nel settore pubblico sia in quello privato.

Per ulteriori dettagli in merito alle norme da rispettare, legate al certificato verde e non, è possibile consultare il sito istituzionale.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
1 feb 2022
Link copiato negli appunti