OpenAI ha annunciato due interessanti novità nel fine settimana. La funzionalità Deep Research di ChatGPT può ora accedere ai documenti conservati su Dropbox e Box (con il permesso dell’utente). L’azienda californiana ha inoltre comunicato che Operator utilizza il nuovo modello o3. Sono invece ancora poche le informazioni sul misterioso dispositivo che arriverà sul mercato nel 2026.
Novità per Deep Research e Operator
La funzionalità Deep Research, annunciata il 2 febbraio e accessibile a tutti dal 24 aprile, può essere sfruttata tramite ChatGPT. È in pratica un agente AI che effettua ricerche approfondite su Internet consentendo di scrivere documenti complessi.
Dal fine settimana è possibile “dare in pasto” anche documenti ospitati su due servizi di cloud storage. Il Presidente e co-fondatore di OpenAI (Greg Brockman) ha annunciato su X che gli utenti possono aggiungere Box come sorgente di dati. Lo stesso risultato si ottiene collegando Dropbox. Erano già disponibili GitHub e OneDrive.
Operator è invece disponibile solo per gli abbonati a ChatGPT Pro (in Italia da metà marzo). È un agente AI che può eseguire diversi compiti in autonomia al posto dell’utente, come prenotare un tavolo al ristorante e trovare biglietti per un concerto.
Operator prende il controllo del browser ed esegue tutti i passi necessari, riconoscendo gli elementi della pagina (pulsanti, menu e campi di testo) e simulando le azioni umane effettuate con mouse e tastiera. OpenAI ha comunicato che ora sfrutta il modello o3, invece del precedente GPT-4o, fornendo risultati più accurati.
Trapelano intanto altre indiscrezioni sul prodotto AI che verrà annunciato entro il 2026 in collaborazione con Jony Ive. Su X sono state pubblicate alcune pagine di un documento che descrive un dispositivo in grado di rispondere alle domande, riprodurre musica, suggerire ricette, fornire indicazioni per raggiungere un luogo, trovare i migliori ristoranti, prendere appunti e preparare una presentazione.