Apple potrebbe offrire assistenti AI alternativi in Europa per rispettare il Digital Markets Act (DMA). L’indiscrezione arriva da Mark Gurman, noto giornalista di Bloomberg, che ha spiegato in dettaglio perché l’azienda di Cupertino non ha ancora rilasciato la versione potenziata di Siri.
Più assistenti AI su iOS in Europa?
La nuova Siri doveva debuttare ad aprile con iOS 18.4. Il lancio è stato successivamente posticipato a maggio con iOS 18.5 e quindi a data da destinarsi (non prima del 2026).
Non ci sarà quindi nessun annuncio alla WWDC 2025 del 9-13 giugno. Uno dei problemi è rappresentato dall’architettura ibrida che deve supportare vecchie e nuove funzionalità. Secondo Gurman, Apple ha avviato lo sviluppo di una nuova architettura per la cosiddetta LLM Siri che sfrutta dati sintetici e privacy differenziale.
L’azienda di Cupertino utilizza già ChatGPT come alternativa all’attuale Siri. Con iOS 19 sarà possibile scegliere anche Gemini di Google. Eddy Cue ha recentemente confermato l’avvio di discussioni con Anthropic e Perplexity per integrare i rispettivi assistenti AI in Safari.
Secondo Gurman, la possibilità di scegliere più assistenti vocali in iOS è anche un obbligo imposto dal Digital Markets Act. La Commissione europea avrebbe chiesto ad Apple di permettere la modifica dell’assistente predefinito, in maniera analoga a motore di ricerca, browser e altre app. Nell’elenco dei candidati ci sarebbero anche Meta AI e DeepSeek.
Attualmente gli utenti possono chiedere a Siri di passare la richiesta a ChatGPT. Impostando un altro assistente predefinito verrà eliminata l’intermediazione di Siri. Durante la WWDC di giugno verranno annunciate altre funzionalità AI, tra cui un tool per l’ottimizzazione della batteria e Project Mulberry.