Super Cashback: alla fine, han vinto i furbetti

Super Cashback: alla fine, han vinto i furbetti

Con l'arrivo dei bonifici del Super Cashback possiamo affermare che la promessa di penalizzare gli 'strisciatori seriali' non è stata mantenuta.
Super Cashback: alla fine, han vinto i furbetti
Con l'arrivo dei bonifici del Super Cashback possiamo affermare che la promessa di penalizzare gli 'strisciatori seriali' non è stata mantenuta.

Con il pagamento dei 1.500 euro appena erogato da Consap, anche la parentesi del Super Cashback è archiviata. Gli aventi diritto che ancora non hanno ricevuto il bonifico, troveranno la gradita sorpresa entro pochi giorni. È l’ultimo atto del programma Cashback di Stato che, per una bizzarra coincidenza, un anno fa esatto muoveva i suoi primi passi con l’avvio del periodo extra di Natale.

Per i furbetti del Super Cashback sarà davvero un buon Natale

Un’iniziativa messa in campo con la nobile duplice finalità di portare gli italiani a prendere confidenza con i pagamenti digitali e di contrastare la piaga dell’evasione fiscale, ma di certo non perfetta, appoggiata su un regolamento con tutta probabilità definito con una fretta eccessiva e che ben presto ha mostrato tutte le proprie criticità. All’inizio del 2021 abbiamo pubblicato su queste pagine un elenco di 10 proposte potenzialmente utili per correggere il tiro: al punto 1, il suggerimento di introdurre un limite alle transazioni ravvicinate.

Per quale motivo? Per arginare il problema dei furbetti che, con l’obiettivo di scalare posizioni in classifica e rientrare tra le prime 100.000, hanno preso di mira soprattutto le stazioni di servizio (al self service, senza operatore e col favore delle tenebre), eseguendo numerosi rifornimenti uno dietro l’altro, anche da pochi centesimi, accumulando così parecchi scontrini in breve tempo. Lo abbiamo documentato più volte, così come fatto con le reazioni dei benzinai.

È doveroso precisare che non si tratta di un illecito, di fatto non è mai stata introdotta alcuna regola che lo vietasse. Quasi certamente un simile scenario non è stato nemmeno preso in considerazione da chi ha stilato le linee guida di Cashback e Super Cashback. In molti (noi compresi) hanno sempre sottolineato come l’azione costituisse comunque un ostacolo insormontabile per la partecipazione di chi avrebbe comunque voluto tentare di ottenere i 1.500 euro senza ricorrere a escamotage.

Una questione parecchio discussa, tanto che in primavera è stato annunciato un giro di vite nei confronti di coloro ritenuti autori di transazioni sospette, una penalizzazione che avrebbe corretto la classifica in corsa evitando distorsioni. Poi il silenzio: da metà luglio in poi la soglia minima dei movimenti necessari per accedere al bonus extra è rimasta invariata a 787. Qualcuno ha segnalato di aver guadagnato o perso posizioni, ma con tutta probabilità in conseguenza all’accoglimento dei ricorsi presentati a Consap, senza scossoni importanti.

Ora che i bonifici da 1.500 euro stanno arrivando sui conti correnti, possiamo mettere nero su bianco senza timore di smentita come tutto sia passato in cavalleria. Nessuna punizione, han vinto i furbetti, come loro stessi si autodefiniscono. Prendiamo ad esempio il post comparso in una conversazione di Forum Italia che da sempre segue l’evolversi della situazione.

Un autodefinito furbetto del Super Cashback celebra il ricevimento del bonifico da 1.500 euro

Dei tre semestri previsti inizialmente, solo uno è andato in scena, quello da gennaio a giugno 2021. Poi sono giunte la sospensione temporanea e la cancellazione definitiva, importe dal Governo Draghi che ha scelto di destinare altrove le risorse già stanziate per finanziare il programma. Il Cashback non c’è più, il Super Cashback men che meno, i furbetti hanno raccolto i frutti del loro impegno. Buon Natale a tutti.

Fonte: Forum Italia
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Pubblicato il
4 dic 2021
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