Carte di credito in pericolo: boom di truffe online e presso Bancomat

Computer Security Day: cinque consigli da seguire

Questi sono i cinque consigli di Check Point Research per la sicurezza informatica, in occasione del Computer Security Day del 30 novembre.
Computer Security Day: cinque consigli da seguire
Questi sono i cinque consigli di Check Point Research per la sicurezza informatica, in occasione del Computer Security Day del 30 novembre.

Domani si celebra il 33esimo anniversario del Computer Security Day. Il 30 novembre è quindi il giorno scelto per ricordare agli utenti l’importanza della sicurezza informatica e la necessità di proteggere i dispositivi elettronici (e quindi i dati personali) contro i potenziali pericoli. Gli esperti di Check Point Research hanno voluto fornire cinque utili consigli per ridurre al minimo il rischio di diventare vittime dei cybercriminali.

Sicurezza digitale: cinque consigli

Il Computer Security Day è stato istituito nel 1988, un’era preistorica dal punto di vista informatico. All’epoca esistevano solo i computer e i primi siti accessibili a tutti sono arrivati solo nel 1991 con la nascita del World Wide Web. Oggi è collegato ad Internet un numero impressionante di dispositivi, molti dei quali connessi 24 ore su 24. Ovviamente sono aumentati di pari passo il numero e la complessità degli attacchi informatici. Secondo i dati di Check Point Research, in Italia sono stati scoperti quasi 1.000 attacchi settimanali negli ultimi sei mesi.

Per questo motivo è ancora più importante pensare alla sicurezza informatica, evitando di compiere azioni che potrebbero costare caro. Check Point Research ricorda innanzitutto di utilizzare password robuste che dovrebbero essere cambiate spesso. Oltre a quelli integrati nei browser principali, sul mercato esistono ottimi password manager che permettono di conservare le credenziali di login.

Gli utenti devono inoltre evitare di cliccare su link sospetti presenti nelle email, in quanto potrebbe essere un attacco di phishing. Per ridurre al minimo i rischi è meglio attivare l’autenticazione in due fattori per tutti i servizi che offrono questa funzionalità. È inoltre necessario installare le versioni più recenti dei software e scaricare tutte le patch disponibili.

Infine è fortemente consigliato l’uso di una soluzione di sicurezza. Sul mercato ci sono suite complete che supportano più sistemi operativi e includono antivirus, firewall e VPN. I vari produttori propongono spesso abbonamenti per uno o più anni a prezzo scontato.

Marco Fanuli, Security Engineer Team Leader di Check Point Software Technologies, ha dichiarato:

Adottare questi semplici consigli è un ottimo approccio preventivo per proteggere dagli attacchi informatici, sia i propri dispositivi sia la rete IT della propria azienda. Aumentare la consapevolezza e la competenza digitale nella sicurezza informatica è il primo step per evitare che l’individuo stesso sia il punto debole della catena degli attacchi informatici. Una strategia di sicurezza efficace prevede una buona formazione di tutti i dipendenti, compresa una formazione di altissimo livello per gli specialisti di cybersicurezza tramite training ad hoc e piattaforme di apprendimento. Infine, per garantire una sicurezza efficace è opportuno adottare un approccio alla sicurezza preventivo volto al consolidamento e alla gestione centralizzata di tutti gli ambienti IT: endpoint, rete, cloud e dispositivi mobile.

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Pubblicato il
29 nov 2021
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Truffe Phishing prendono di mira migliaia di clienti Intesa Sanpaolo

Migliaia di clienti Intesa Sanpaolo sono sotto attacco a causa di truffe phishing che imitano le comunicazioni ufficiali della nota banca.
Truffe Phishing prendono di mira migliaia di clienti Intesa Sanpaolo
Migliaia di clienti Intesa Sanpaolo sono sotto attacco a causa di truffe phishing che imitano le comunicazioni ufficiali della nota banca.

Una serie di truffe phishing stanno prendendo di mira migliaia di clienti Intesa Sanpaolo. I messaggi imitano perfettamente le comunicazioni ufficiali della banca con l’obiettivo di confondere il cliente e spingerlo a seguire le istruzioni contenute cliccando sul link fraudolento incluso.

Gentile utente, per garantire un accesso continuo al tuo spazio personale, è necessario aggiornare il tuo account. L’aggiornamento è semplice e veloce, e ti permetterà di continuare a usufruire pienamente dei servizi Intesa Sanpaolo“, è la comunicazione fake contenuta nella email.

Diversi utenti sono caduti in questa trappola, cliccando sul link che rimanda a una pagina che per grafica e contenuto sembra proprio quella originale. Queste truffe phishing cercano di ottenere i dati personali e i dettagli di pagamento dei clienti Intesa Sanpaolo per il furto di identità e denaro.

Truffe Phishing Intesa Sanpaolo: come riconoscerle e cosa fare per difendersi

Le truffe phishing Intesa Sanpaolo hanno tutte un elemento che le contraddistingue: il senso di urgenza. Infatti, nella mail fraudolenta si legge anche: “Senza questo aggiornamento, alcune funzioni come prelievi, pagamenti o addebiti potrebbero essere temporaneamente sospese“. Un chiaro dettaglio che ricorda i classici attacchi truffaldini con link fraudolento.

Per difendersi da queste truffe particolarmente insidiose è necessario non cedere a questa urgenza. Ogni comunicazione che contiene istruzioni e link per accedere ai propri dati bancari e aggiornarli richiede tempo per essere valutata. Il consiglio degli esperti è quello di non cliccare mai su link contenuti nelle email.

Inoltre, è importante non utilizzare mai i contatti forniti all’interno della mail. Contatta sempre la tua filiale attraverso i canali ufficiali che trovi sul sito web originale. Inoltre, è bene ricordarsi che nessuna banca chiede di accedere alla Home Banking tramite un link inviato tramite email o messaggio di testo.

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Pubblicato il
23 mag 2025
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Carte di credito in pericolo: boom di truffe online e presso Bancomat

Scatta l'allarme in Italia per un boom di truffe online e presso bancomat con le carte di credito di tutti gli utenti in pericolo.
Carte di credito in pericolo: boom di truffe online e presso Bancomat
Scatta l'allarme in Italia per un boom di truffe online e presso bancomat con le carte di credito di tutti gli utenti in pericolo.

Le carte di credito di tutti gli utenti sono in pericolo a causa di un boom di truffe online e presso bancomat. Sono questi i dati registrati dai più importanti esperti di sicurezza informatica e raggiri del web. Secondo quanto rilevato, lo scorso anno oltre 2,9 milioni di italiani hanno subito truffe legate ai pagamenti elettronici. Le perdite stimate, come conseguenza a questi attacchi sono di 880 milioni di euro.

Nel 38,1% dei casi tutto è iniziato da una falsa email. Le truffe phishing sono le più utilizzate dai cybercriminali che amano sottrarre informazioni sensibili e dettagli di pagamento per il furto di identità e di denaro. Basta che la vittima clicchi sul link credendo in quello che legge per fornire tutte le informazioni volute dai criminali del web e così trovarsi senza più risparmi sul conto corrente.

Il boom di truffe online e presso bancomat che mettono in pericolo le carte di credito degli utenti continuano. Il 28,4% viaggia attraverso SMS che sembrano essere stati inviati dalla propria banca. Anche in questi casi l’effetto urgenza e il panico che generano nel destinatario lo spingono ad agire velocemente cliccando sul link per bloccare fantomatici pagamenti non autorizzati o accessi sconosciuti.

Carte di Credito e Bancomat in pericolo con le nuove truffe online

Le nuove truffe online stanno mettendo in pericolo tutti gli utenti con carte di credito e presso bancomat. Tra le prede preferite dai cybercriminali ci sono i giovani tra i 18 e i 24 anni. Sono questi i bersagli più amati dai truffatori. Nondimeno, anche le fasce più deboli, come gli anziani, sono le vittime più gettonate dai criminali del web.

Tuttavia, ciò che preoccupa è il numero di vittime che non denuncia. Infatti, oltre un quarto delle vittime non denuncia alle autorità competenti quanto successo. Si tratta del 26,1%. Molti di questi perché sottovalutano il danno economico mentre altri perché si vergognano o non ritengono più necessario denunciare.

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Pubblicato il
23 mag 2025
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