Dunque abbiamo ancor bisogno di mascherine?

Dunque abbiamo ancor bisogno di mascherine?

I dati ci dicono che anche in Italia il ritmo dei contagi è tornato a crescere, sia pur ancora con numeri relativamente bassi: attenzione e cautela.
Dunque abbiamo ancor bisogno di mascherine?
I dati ci dicono che anche in Italia il ritmo dei contagi è tornato a crescere, sia pur ancora con numeri relativamente bassi: attenzione e cautela.

Se il tuo rifornimento in dispensa sta per terminare e ti stai chiedendo se ci sia ancora bisogno di acquistare mascherine per i prossimi mesi, allora ci sono alcuni dati che potrebbero esserti particolarmente utili. Non saremo noi a dirti se ci sia ancora bisogno o meno di mascherine: siano i dati a parlare. Sono tutti online, in trasparenza, accessibili e analizzabili da chiunque voglia attingere ad una fotografia della realtà invece di lasciarsi tirare per la giacchetta da analisi di parte. Questo è uno dei grandi valori del Web, se lo si sa sfruttare: poter attingere alla fonte principale, a numeriche fredde che celano una narrazione inoppugnabile.

La quarta ondata

Se ritieni le parole “la quarta ondata” una forzatura, leggi i dati sottostanti:

  • Molise +257%
  • Sardegna +146%
  • Veneto +123%
  • Lazio +84%
  • Liguria +71%
  • Campania +56%
  • Emilia Romagna +56%
  • Toscana +56%
  • Bolzano +48%
  • Lombardia +43%
  • Calabria +40%
  • Sicilia +36%
  • Marche +33%
  • Umbria +32%
  • Piemonte +26%
  • Friuli +18%
  • Puglia +17%
  • Abruzzo +13%
  • Basilicata +8%

Percentuali riferite a numeri piccoli, ma indicative di un chiaro, forte ed uniforme cambio di tendenza. Percentuali che non si rispecchiano ancora in un aumento della pressione ospedaliera, ma sarebbe fuorviante guardare già oggi a questo aspetto proprio perché le conseguenze sono solitamente differenziate di alcune settimane. Insomma: leggere adeguatamente questi numeri è il modo migliore per cadere nuovamente nella trappola che ha portato alle ondate precedenti: atteggiamenti lascivi, percentuali sottovalutate, rischi sottopesati.

La fondamentale importanza dei vaccini

Lo abbiamo capito: solo i vaccini potranno consentirci di guardare con meno paura a questi numeri, perché proprio il numero di vaccini in circolazione sarà la misura che va a calmierare le conseguenze in termini di ricoveri e di mortalità. I dati ufficiali sono qui e ci dicono che a oggi solo il 47% degli italiani sopra i 12 anni ha completato il proprio ciclo vaccinale, mentre oltre la metà della popolazione è ancora sotto la minaccia della Variante Delta. Ruota tutto attorno a questa corsa: quella galoppante di una variante che sta per iniziare a farsi sentire nel nostro Paese e quella di un ritmo vaccinale che inizia a rallentare sotto i colpi di no-vax, scettici, vacanze estive e altri ostacoli.

Vaccini in Italia al 15 luglio 2021

La Spagna è corsa ai ripari con nuove restrizioni. La Grecia si prepara a nuove chiusure. La Francia ha imposto il Green Pass per qualunque attività in ambito pubblico. L’Italia nel frattempo ne discute, con la solita difficile traversata nelle acque paludose della politica in clima di sempiterna campagna elettorale. Nel frattempo c’è qualcosa che possiamo fare noi, ognuno di noi, vaccinato o meno, a rischio o meno: proteggere gli altri con una mascherina. Più volte abbiamo proposto sconti e offerte per segnalare le confezioni di minor costo, affinché chiunque possa dotarsene e possa continuare a mantenere atteggiamenti prudenti e virtuosi. Ora, numeri alla mano, occorre tornare ad un bagno di realtà che ci distolga dalle sirene dell’estate: c’è un rischio che galoppa e c’è un rimedio che rallenta, ma in mezzo ci siamo noi (ognuno di noi) a poter fare la differenza.

Numeri alla mano. Mascherina sul volto. Occhi aperti.

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Pubblicato il
15 lug 2021
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