Green Pass: l'obbligo vale anche per i dipendenti?

Green Pass: l'obbligo vale anche per i dipendenti?

Chi presta servizio presso gli esercizi per i quali è previsto l'obbligo di esibire il Certificato Verde non è soggetto all'imposizione.
Green Pass: l'obbligo vale anche per i dipendenti?
Chi presta servizio presso gli esercizi per i quali è previsto l'obbligo di esibire il Certificato Verde non è soggetto all'imposizione.

È da ieri in vigore l’obbligo di esibire il Green Pass per l’ingresso a una serie di locali aperti al pubblico e per la partecipazione agli eventi. Il Governo è tornato giovedì a pronunciarsi sul tema con alcuni chiarimenti, ma non tutti i nodi sono ancora stati sciolti. O meglio, permangono situazioni che andranno necessariamente prese in considerazione, analizzate e approfondite. Una di queste riguarda i dipendenti delle attività per l’accesso alle quali è previsto il controllo del Certificato Verde: l’imposizione interessa anche loro?

L’obbligo del Green Pass vale solo per i clienti

Per rispondere facciamo riferimento a quanto riportato in un documento condiviso dalla Fondazione Studi Consulenti del Lavoro (link al PDF a fondo articolo). In sintesi, la risposta è no: mancando qualsiasi riferimento nei decreti legge finora adottati, è da intendere non vi siano obblighi per i lavoratori, nemmeno quelli che prestano servizio in ristoranti con servizio al tavolo in ambiente chiuso, piscine, palestre, musei ecc.

Nessuna menzione viene fatta nei confronti dei lavoratori, per i quali ad oggi non solo non vige l’obbligo di presentare il Green Pass, ma neppure la possibilità che il datore di lavoro lo richieda. Il datore di lavoro, infatti, non può né imporre la somministrazione del vaccino né di effettuare test sierologici o tamponi molecolari. Pertanto, all’interno delle attività interessate i lavoratori dovranno attenersi scrupolosamente ai protocolli anti-contagio aziendali, utilizzando mascherina, gel lavamani e tutte le ulteriori misure anti-contagio adottate dal datore di lavoro.

Al datore di lavoro non è inoltre concessa la libertà di decidere arbitrariamente la sospensione dei collaboratori non in possesso del Certificato Verde.

… il datore di lavoro non potrà liberamente sospendere un lavoratore perché non è munito di Green Pass, ma sarà eventualmente il medico del lavoro a definire idoneo o meno il lavoratore, senza specificare al datore le motivazioni dell’eventuale inidoneità parziale o assoluta.

L’approfondimento tocca poi l’aspetto riguardante la nomina degli operatori, coloro incaricati di eseguire il controllo della validità del documento attraverso l’applicazione VerificaC19: il compito può essere affidato a qualunque componente dell’azienda, purché formalmente incaricato e formato.

Il controllo sul Green Pass degli utenti potrà essere svolto potenzialmente da tutti i lavoratori in azienda, sia che si tratti di soci/titolari che di lavoratori dipendenti; tuttavia, soltanto i lavoratori che sono stati nominati in maniera formale dal datore di lavoro potranno procedere con i controlli.

Quanto riportato è frutto dell’interpretazione dei testi approvati fino ad oggi dall’esecutivo, ma per evitare che si vengano a creare zone grigie saranno necessari ulteriori interventi. Il tema è caldo e le variabili da valutare sono innumerevoli, specifiche per ogni singolo contesto o scenario. Nei giorni scorsi le principali sigle sindacali hanno sollecitato chiarimenti, per evitare che la misura possa mostrare il fianco ad abusi portando a discriminazioni o licenziamenti. Lo stesso hanno fatto le guide turistiche. Tutto invece deciso per il mondo della scuola, in vista del rientro a settembre: obbligo di Green Pass per insegnanti e studenti universitari.

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Pubblicato il
7 ago 2021
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