Green Pass, tutele nel principio della reciprocità

Green Pass, tutele nel principio della reciprocità

Entro pochi giorni il Governo potrebbe imprimere una nuova stretta sul Green Pass, costringendo le attività ad averlo quando ne è costretto il cliente.
Green Pass, tutele nel principio della reciprocità
Entro pochi giorni il Governo potrebbe imprimere una nuova stretta sul Green Pass, costringendo le attività ad averlo quando ne è costretto il cliente.

Se un cliente è obbligato ad avere il Green Pass per poter accedere ad un ristorante, perché il cameriere che lo servirà non dovrebbe essere obbligato al possesso di medesima certificazione? Attorno a questa domanda si è sviluppato il paradosso che nelle ultime settimane ha portato il Governo a riflettere sulla direzione da imprimere alle future prescrizioni per la tutela dei cittadini e per la lotta al Covid. Ora, quando ormai mancano pochi giorni al prossimo Consiglio dei Ministri, la linea sembra tracciata: andrà a prevalere un principio di reciprocità.

Green Pass, non solo per i clienti

L’obbligo del Green Pass non sarà dunque esteso immediatamente a tutte le aziende, perché questo comporterebbe problemi tecnici e sociali non indifferenti in un momento in cui Confindustria e Sindacati sembrano ancora arroccati sulle rispettive (e non concilianti) posizioni. Nel frattempo, però, sarà il buon senso a farsi strada in alcuni settori. Facile immaginare quali saranno gli ambiti toccati, poiché uniti da un medesimo principio: laddove il cliente è costretto al Green Pass, lo sia anche il responsabile che vi interagisce. Si parla dunque di cuochi, camerieri, responsabili della Pubblica Amministrazione, controllori dei mezzi pubblici, nonché professionisti operativi al cinema o nelle palestre.

Così facendo si andranno a creare ambiti nei quali le regole saranno – finalmente – omogenee e coerenti. L’esecutivo, a prescindere dalle polemiche politiche di sottobosco, è compatto in tal senso. Se la linea che vuole evitare l’obbligatorietà del vaccino dovesse passare, a maggior ragione il Green Pass sarà ancor più vincolante. Quest’ultima potrebbe essere la strada scelta e si iniziano anche a profilare controlli più capillari per evitare abusi e aggiramenti delle norme.

Parrucchiere? Estetiste? Quali altri ambiti potrebbero essere coinvolti, costringendo di fatto tali professionisti a scegliere tra un vaccino o una serie di tamponi in sequenza per poter sempre operare nel reciproco rispetto con il cliente? I dettagli arriveranno ormai nei prossimi giorni, quando sarà chiaro in che misura la stretta governativa andrà a rendere il QR Code del Green Pass ancor più vincolante.

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Pubblicato il
6 set 2021
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