Il primo browser Microsoft basato su Chromium è disponibile al download: il nuovo Edge è uno strappo rispetto al passato ed uno slancio verso un nuovo futuro, ma il presente è fatto di test a cui qualunque utente potrà partecipare. Si tratta di un momento storico, noto ormai da alcune settimane, che proietta l’azienda che fu di Internet Explorer verso una nuova dimensione completamente nuova, di ispirazione open source ed immaginata per tornare ad offrire una esperienza di browsing avanzata ed in evoluzione.
In ballo non c’è chiaramente soltanto un braccio di ferro sul mercato dei browser: la sfida è a tutto campo, giocata su standard, servizi di streaming, codec, ricerca online, advertising e altro ancora. La sfida a Chrome è lanciata: Edge è una delle armi su cui Microsoft intende costruire il proprio futuro.
Download
Per scaricare Microsoft Edge è sufficiente visitare l’apposita pagina sulla quale occorre effettuare una scelta basata sul tipo di esperienza che si intende avere con il browser. Al momento la scelta è limitata al sistema operativo Windows 10 e le opzioni disponibili sono la Canary Channel e la Dev Channel. In attesa della Beta Channel (unica opzione realmente consigliabile se si è semplicemente curiosi di testare le novità del browser), la scelta migliore è la Dev Channel che, con i suoi aggiornamenti settimanali, dovrebbe quantomeno consegnare un software sufficientemente stabile con un limitato numero di update.
Pochi MB di download consentono di accedere al pacchetto di installazione dedicato che porta avanti un ulteriore download antecedente l’installazione del pacchetto complessivo.
La prima versione pubblica disponibile in Dev Channel è indicata come “Version 74.1.96.24 (Official build) dev (64-bit)“
Installazione
Una volta installato il pacchetto desiderato è possibile procedere alla navigazione passando per due semplici passaggi preliminari. Il primo è relativo alla scelta tra l’utilizzo di un browser “pulito”, senza dati né preimpostazioni, ed un browser che sia prosecuzione lineare di una precedente esperienza su browser di base Chromium. Alla prima esperienza con Microsoft Edge, infatti, la scelta è tra l’avvio di un browser vergine ed uno che erediti Preferiti e altre scelte dal proprio esistente browser Chrome.
Il secondo step è relativo al tipo di interfaccia che si intende scegliere. Tre le scelte che è possibile compiere, ognuna delle quali basata su un differente layout per ogni singola tab aperta sul browser:
- Inspirational
Poche schede cliccabili su uno sfondo grafico di grandi dimensioni che caratterizza l’intera tab; - Informational
Poche schede cliccabili al di sopra di un ampio feed di notizie e altre informazioni; - Focused
Poche schede cliccabili su sfondo neutro, eliminando ogni tipo di distrazione in favore di una interfaccia molto più spartana e sgombra di vezzi grafici.
L’impianto grafico ha molti richiami al design di Edge e di Chrome, dei quali rappresenta una via di mezzo in questo nuovo punto di partenza con più di un piede sul terreno open source di Chromium.
Il layout “Informational” porta sulla pagina un alto numero di contenuti editoriali all’interno di un feed personalizzabile e basato sui servizi di aggregazione news già propri del mondo Bing. Lo stesso Bing è chiaramente il motore di ricerca predefinito, il che proietta Edge non solo in una sfida a Chrome, ma anche in una sfida tra motori di ricerca (e relativi introiti pubblicitari).
Chiunque sia abituato a navigare con Google Chrome troverà l’impatto con Edge estremamente semplice ed intuitivo: poche le differenze nell’interfaccia, simile la risposta a livello di performance (benchmark iniziali pressoché identici) e immediato il feeling che è possibile provare in termini pratici. Il passaggio è dunque indolore e tutto si giocherà ora sulla capacità di sviluppo di nuovi servizi aggiunti e sull’inerzia di utenti che, abituati e soddisfatti del proprio browser, non cercano facilmente una nuova soluzione.
Estensioni
Le estensioni possono essere installate sia da Microsoft Store (la scelta disponibile di default), sia da “altri store” (con logico riferimento al Chrome Web Store): la piattaforma è dunque aperta, pur facendo chiaramente partire l’utente dai riferimenti propri del mondo Microsoft. Per autorizzare il browser all’installazione di estensioni da altri store è sufficiente azionare l’apposita slide nel menu contestuale alla pagina edge://extensions/
.
La scelta delle estensioni è al momento ancora limitata, ma se il nuovo browser dovesse prendere piede si tratterebbe di una svolta nel rapporto tra Microsoft e il mondo degli sviluppatori dopo troppo tempo di errori sul filo tra browsing e mobile.
Importanti riferimenti per il mondo degli sviluppatori saranno la repository Edge su GitHub e la community dedicata ove trovare nuove risorse per conoscere al meglio il motore del browser. Un apposito forum è inoltre a disposizione per tutti coloro i quali siano in cerca di ulteriore assistenza alle proprie necessità.
Impostazioni
Uno dei punti su cui Microsoft Edge si distingue è la chiarezza con cui ha ordinato le opzioni all’interno del pannello delle impostazioni (edge://settings/
). Tutte le voci sono elencate in modo facilmente distinguibile, evidenziando in modo trasparente quale sia l’opzione impostata affinché con un click sia possibile metterci mano.
Tra le opzioni è possibile scegliere in particolare tutto quanto concernente la gestione della privacy (edge://settings/privacy
) ed i permessi relativi al comportamento dei siti navigati (edge://settings/content
), nonché la lingua standard in uso (edge://settings/languages
: disponibile anche l’Italiano). Al momento il ventaglio delle opzioni è limitato, ma destinato a svilupparsi rapidamente qualora utenti e sviluppatori inizino a posare gli occhi sul proprio browser.
Tra le future evoluzioni di Edge, Microsoft indica soluzioni quali la dark mode, alcuni strumenti per il controllo grammaticale, una miglior gestione dello scrolling, la “Modalità Lettura” e la traduzione.
Come scegliere il motore di ricerca
Per scegliere il motore di ricerca adottato in modo automatico dalla barra degli indirizzi di Microsoft Edge occorre accedere alla sezione “Privacy e servizi” del menu, oppure direttamente dall’indirizzo edge://settings/search
. Il motore impostato di default è Bing, ma il menu consente di selezionare da un elenco di motori alternativi. Curiosamente Google non figura nell’elenco, ove è invece possibile trovare Facebook (che motore di ricerca, per definizione, non è). Per aggiungere Google è comunque possibile passare attraverso un click ulteriore: “Manage search engines” consente di agire sull’elenco dei motori opzionabili, tramite “Aggiungi” si può inserire Google con l’apposito indirizzo e quindi è possibile tornare alla pagina precedente per scegliere Google nel nuovo elenco aggiornato.
Per impostare Google come motore standard nella barra degli indirizzi di Microsoft Edge seguire esattamente le impostazioni suggerite nel box seguente, in particolare in relazione alla url di composizione della query inserita nell’ultimo modulo:
Per eliminare Bing dalle nuove tab aperte, inserendo una nuova start screen, occorre invece agire sul menu “On startup” (edge://settings/onStartup
) ed impostare una nuova pagina e una nuova url.
Open Source
Quello che fino a pochi anni or sono poteva sembrare blasfemo, ora è realtà: Microsoft, sotto la guida di Satya Nadella, ha seriamente abbracciato il mondo open source e lo ha fatto anche con manovre importanti quali l’acquisto di GitHub prima e l’annuncio di un browser basato su Chromium poi. L’arrivo di Edge è un passo ulteriore in questa direzione, ennesima dimostrazione di come l’azienda abbia ridisegnato il proprio modello di business e lo stia poco alla volta plasmando alla ricerca di una nuova identità.
L’impegno dell’azienda nei confronti della comunità open source è tutta nel documento che il team Edge ha redatto e pubblicato su GitHub ove si esplicitano i nuovi principi a cui Microsoft si è ispirata e quali siano i comportamenti che l’azienda intende intrattenere nel rispetto della community, della filosofia open e di coloro i quali collaboreranno allo sviluppo sia del browser che del motore Chromium.
I due motori principali alla base della navigazione online saranno ora Chromium (Chrome e Edge) e Gecko (Mozilla Firefox): quest’ultimo rischia di essere messo in difficoltà dal dualismo Microsoft/Google, ma quel che è certo è che il ritorno di Microsoft nella competizione tra browser non potrà che far bene ad un mercato nel quale Chrome aveva ormai conquistato posizione dominante.