Le migliori VPN per Linux (gratis e a pagamento)

Le migliori VPN per Linux (gratis e a pagamento)

Ecco una guida con le migliori VPN del 2024 per il sistema operativo Linux e le sue distribuzioni più comuni sia gratuite che a pagamento.
Le migliori VPN per Linux (gratis e a pagamento)
Ecco una guida con le migliori VPN del 2024 per il sistema operativo Linux e le sue distribuzioni più comuni sia gratuite che a pagamento.
Fabio Rebellato
Pubblicato il 19 giu 2023 - Aggiornato il 26 mar 2024

In questa guida cercheremo di stabilire quali sono le migliori VPN da utilizzare per gli utenti che decidono di installare una versione di Linux nel proprio PC.

Partendo dal principio, questo sistema operativo open source viene preferito spesso per la sua attenzione verso la privacy degli utenti. Essendo open source gli utenti possono decidere quali dati condividere o meno con un determinato software.

Come tutti i programmi per i sistemi operativi basati su Linux sono di solito una vera e propria “caccia al tesoro”. Molte aziende difatti sono più restie a sviluppare far uscire poi i propri software per gli utenti Ubuntu, Fedora ed altri OS Linux based.

Questo concetto vale in parte anche per le VPN, sebbene esistano anche per questo sistema operativo non è sempre facile trovare quella con la migliore interfaccia grafica o user experience.

La domanda che apre questa guida è perché utilizzare una VPN su Linux? La risposta è molto semplice ed è la stessa che possiamo dare per chi preferisce usare, per lavoro o per svago, altri sistemi operativi.

Usare una VPN può essere utile quando ad esempio dobbiamo connetterci via Wi-Fi ad una rete non sicura o dove tutti si connettono ed operare per fare degli acquisti online oppure dove dobbiamo inserire i nostri dati sensibili. Nel prossimo paragrafo vedremo le migliori VPN che abbiamo selezionato per voi.

Le migliori offerte VPN del mese

Le migliori VPN del 2024

Abbiamo analizzato molti servizi VPN confrontando la loro velocità e sicurezza, quali politiche log utilizzano e quali protocolli di crittografia usano, qui elenchiamo le migliori VPN che offre il mercato.

Server
Dispositivi supportati
Funziona con
Prezzo
Server: 6200+ in 104 paesi
Dispositivi supportati: fino a 10
Funziona con:
  • Windows
  • Linux
  • Mac
  • Android
  • iOS
Prezzo: da 3.69 €/mese
Server: 3200+ in 65 paesi
Dispositivi supportati: illimitati
Funziona con:
  • Windows
  • Linux
  • Mac
  • Android
  • iOS
Prezzo: da 2.29 €/mese
Server: 5900+ in 90 paesi
Dispositivi supportati: fino a 7
Funziona con:
  • Windows
  • Linux
  • Mac
  • iOS
  • Smart TV
Prezzo: da 2.03 €/mese
Server: 200+ in 63 paesi
Dispositivi supportati: fino a 10
Funziona con:
  • Windows
  • Linux
  • Mac
  • Android
  • iOS
Prezzo: da 2.08€/mese
Server: 5900+ in 90 paesi
Dispositivi supportati: fino a 7
Funziona con:
  • Windows
  • Linux
  • Mac
  • Android
  • iOS
  • Smart TV
Prezzo: da 6.35 €/mese

Le migliori VPN 2024 per Linux

VPN per linux

In questo paragrafo andremo a trattare le migliori VPN per Linux gratis e a pagamento che abbiamo trovato nei vari siti dei produttori. Partiamo dicendo che non tutte le VPN per Linux Free sono mediocri in quanto gratuite, anzi. Il tutto dipende dall’uso che andremo a fare con queste VPN e soprattutto quanto consumo di banda utilizzeremo in previsione.

La maggior parte delle VPN gratuite per Linux e le varie distribuzioni disponibili online hanno un limite di traffico, motivo per cui solitamente chi ha bisogno di usare una Virtual Private Network ogni volta che naviga in internet tende a scegliere delle VPN a pagamento. Quest’ultime infatti non prevedono alcun limite di banda rispetto a quelle gratuite e permettono di impostare altre interessanti funzioni che vedremo poi nei paragrafi dedicati.

Tra le VPN che abbiamo deciso di includere in questa guida dedicate per Linux e tutte le sue distribuzioni sono le seguenti:

  1. NordVPN
  2. Surfshark VPN 
  3. ExpressVPN
  4. AirVPN
  5. Mullvad

Nelle prossime righe vedremo ciascuna di queste quattro e cercheremo di farvi capire come configurare le VPN su Linux e le sue relative distribuzioni.

Le scelte che fra poco vedremo nel dettaglio non sono altro che i migliori prodotti disponibili nel mercato delle VPN a pagamento.

NordVPN

NordVPN

NordVPN è sicuramente uno dei servizi VPN più utilizzati di quelli disponibili nel mercato. Tuttavia, la versione per Linux e le varie distribuzioni lascia un pò a desiderare in quanto non è previsto un client nativo vero e proprio cosa che invece troviamo in ExpressVPN.

D’altronde Linux è un sistema operativo non per tutti e il procedimento per usufruire di NordVPN sarà molto semplice anche per gli utenti meno smanettoni.

La VPN in questione può essere utilizzata su 1o dispositivi contemporaneamente ed è compatibile con smartphone Android, iOS, PC Windows, Linux,  MacOS ed anche Android TV. Inoltre, come per ExpressVPN esistono le estensioni per i browser Chrome e Firefox.

NordVPN gode di più di 6.200 server sparsi in 104 paesi del mondo e non prevede alcun limite di banda né di velocità.

A livello di velocità appena raggiungiamo il sito dedicato all’installazione della VPN troviamo scritto: La VPN più veloce sul mercato.

Questa VPN prevede un livello di crittografia dei dati personali di tipo AES a 256 bit, questa tipologia di protezione rende illeggibili i propri dati personali ai malintenzionati.

Anche questa NordVPN come la precedente possiede la feature Kill Switch che blocca l’accesso ad internet in caso di disconnessione. Infine, è possibile sfruttare anche qui della cosiddetta garanzia Soddisfatti o Rimborsati.

Surfshark

pop-up

Un’altra VPN molto apprezzata per l’utilizzo su Linux è Surfshark VPN. Merito soprattutto dell’ottima affidabilità (funziona con righe di comando su entrambe le distribuzioni del sistema operativo, Ubuntu e Debian) e del prezzo economico. Grazie a essa è possibile selezionare uno dei server disponibili (ne mette a disposizione ben 3200 in 100 Paesi) in una determinata zona e connettersi in pochi secondi. 

Perfetto dunque per guardare contenuti in streaming all’estero, dal momento che Surfshark riesce ad accedere in modo sicuro a piattaforme come Netflix, Hulu, Amazon Prime Video e BBC iPlayer. Permette tra l’altro di effettuare torrenting. Tra le caratteristiche principali, va menzionato il fatto che consente di collegare un numero illimitato di dispositivi simultaneamente, la politica senza registri e l’assistenza tramite live chat disponibile 24/7

Da menzionare anche lo strumento di blocco annunci, dei pop-up dei cookie e dei malware, ma anche la presenza dell’autenticazione a due fattori. Surfshark VPN, dunque, rappresenta una delle migliori soluzioni economiche per Linux, visto l’ottimo rapporto qualità prezzo che mette a disposizione per via della velocità e affidabilità. Offre una garanzia soddisfatti o rimborsati di 30 giorni.

ExpressVPN

espress vpn

ExpressVPN è disponibile per Linux, Ubuntu, CentOS, Debian, Fedora, Raspbian e Arch. ExpressVPN per il sistema operativo open source è disponibile dal lontano 2016 con un software dedicato.

Questa VPN offre 160 location dislocate in 94 paesi nel mondo, una velocità tra le migliori, la possibilità di scaricare l’estensione per Google Chrome o Firefox utili per controllare al meglio la VPN ed altre interessanti funzioni.

Una delle funzioni che non sono presenti su Linux è quella dello split tunneling. Con il sistema operativo open source è però disponibile la feature denominata Kill Switch che permette di bloccare il traffico internet e quindi preservare i nostri dati in caso di disconnessione della rete principale.

ExpressVPN permette di utilizzare alcuni servizi streaming come Netflix, Hulu, BBC, Spotify ed altre piattaforme anche se non ci troviamo nel paese di riferimento oppure se ad esempio vogliamo accedere ad un contenuto disponibile solo in un determinato stato.

L’assistenza di questa VPN è sicuramente un Plus, ExpressVPN dispone infatti di un servizio di supporto al cliente via chat aperto 24 ore su 24. È inoltre possibile acquistare il pacchetto più consono alle nostre esigenze e decidere di disdire e richiedere il rimborso entro 30 giorni per qualsiasi ragione.

AirVPN

AirVPN

Questa VPN è forse la più adatta per Linux e le varie distribuzioni in quanto gode di feature dedicate per questo sistema operativo open source.

AirVPN è il software sicuramente non adatto ai clienti che non sono particolarmente esperti sia di Linux sia nell’impostare correttamente una VPN.

Una delle cose più interessanti che troviamo in AirVPN è il client, se nelle altre VPN o non è presente o è diverso a seconda del sistema operativo, che è il medesimo in ogni dispositivo. Questo permette di sfruttare in qualsiasi device tutte le funzionalità della VPN in questione.

AirVPN è forse una delle migliori in circolazione se stiamo cercando un prodotto che abbia un elevato sistema di crittografia dei dati personali. L’alto livello di protezione è permesso grazie a questi protocolli di sicurezza: 4096 bit RSA keys size, AES-256-GCM Data Channel, HMAC SHA384 Control Channel.

Anche questa VPN come le precedenti gode della feature Kill Switch e permette dopo 30 giorni di utilizzo di richiedere il rimborso.

Una funzionalità sicuramente tra le più ricercate è la possibilità di connettersi tramite tunnel via Tor, SSH o SSL.

AirVPN è disponibile per Windows, Linux, MacOS, iOS e dispositivi Android. A differenza di ExpressVPN e di NordVPN in questa terza VPN non sono disponibili le estensioni per Google Chrome e Firefox. Infine, l’assistenza è garantita grazie agli eccellenti forum che AirVPN offre ai suoi clienti.

Mullvad

Mullvad

Questo software è forse il meno conosciuto dei 4 ma non per questo non è altrettanto affidabile. La VPN svedese Mullvad – parola che nella lingua scandinava significa talpa – offre client per Debian, Ubuntu e Fedora che hanno le stesse funzionalità degli altri programmi ed app disponibili per gli altri sistemi operativi più comuni. I server disponibili sono quasi 800 e sono dislocati in 60 paesi di 36 nazioni sparse in tutto il mondo.

Come realtà è più piccola rispetto a ExpressVPN e NordVPN, sia per quanto concerne il numero di server sia per il numero di utenti attivi, anche se recentemente il partner Malwarebytes, famoso software anti-malware, ha deciso di utilizzare i server di Mullvad.

I server della VPN svedese utilizzano OpenVPN e WireGuard, due realtà open source e altrettanto sicure. Mullvad, inoltre, supporta il port forwarding, il tunneling IPv6, SSH, Shadowsocks e Stunnel.

Per garantire una maggiore sicurezza nei dati personali questa VPN utilizza la crittografia AES-256, una delle più affidabili in circolazione.

Anche in questo caso è possibile richiedere entro 30 giorni il rimborso dei soldi se per qualsiasi ragione non siamo soddisfatti del servizio reso.

Per ogni sistema operativo sono presenti le istruzioni per l’installazione, in questo modo anche un utente poco tecnologico riuscirà a scaricare ed installare con successo Mullvad sul proprio device.

Quali le VPN gratis per Linux e perché usarle con prudenza

vpn gratis

 

A differenza delle VPN che abbiamo visto nei paragrafi precedenti quelle gratuite solitamente è bene usarle con estrema prudenza.

Questo perché non garantiscono una totale protezione dei propri dati personali. Le VPN a pagamento non registrano le varie navigazioni fatte in anonimo, questo fa sì che se anche un malintenzionato dovesse riuscire ad entrare nel server a cui siamo connessi non riuscirebbe a ricavare alcun nostro dato sensibile.

Le VPN gratuite non offrono un vero e proprio anonimato nel web in quanto i server su cui sono connesse di solito utilizzano solo la connessione PPTP che non garantisce la stessa sicurezza che troviamo nelle VPN a pagamento che vi abbiamo elencato poco fa.

Mantenere un server di qualità con dei parametri ben definiti ha dei costi ed è per questo che nessuna VPN delle quattro che vi abbiamo consigliato ha una versione Free su Linux.

Le VPN gratuite non hanno le stesse caratteristiche e funzioni delle VPN a pagamento, questo perché la qualità si paga.

Le tre VPN Gratis più utilizzate su Linux sono Itshidden, SecurityKISS e USAIP. Queste tre nella maggior parte dei casi utilizzano i DNS di Google e non hanno una descrizione dettagliata se registrano o meno la propria attività online.

Quale distribuzione Linux scegliere per privacy e sicurezza

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Innanzitutto Linux è il sistema operativo che di per se non sfrutta e non registra i dati personali degli utenti. Cosa diversa invece per Windows e MacOS, entrambi infatti oltre a registrare i propri dati collaborano anche con l’intelligence e le autorità. Inoltre, è possibile che sia Apple che Microsoft utilizzino i dati degli utenti per fini di marketing. Se dunque siete alla ricerca di un sistema operativo che non registri i propri dati personali la scelta migliore da fare è quella di Linux.

Le distribuzioni del sistema operativo open source però non sono tutte uguali, scegliere la migliore per privacy e sicurezza non è semplice. Tra le molte distribuzioni disponibili nel mondo Linux che sono particolarmente attente alla privacy troviamo sicuramente UPR. Ubuntu Privacy Remix è una distribuzione basata su Debian che salva i propri dati personali su Hard Disk o Pen Drive crittografati ad hoc. Grazie a questo sistema i nostri dati saranno al sicuro e non sarà possibile in alcun modo averne accesso.

Esiste però una seconda distribuzione più di nicchia rispetto a UPR che è in grado di incrementare il livello di sicurezza e privacy. Stiamo parlando di TAILS (The Amnesiac Incognito Live System) una distribuzione, sempre basata su Debian, che permette di dirottare il traffico dati sulla rete Tor. Inoltre, una volta disinstallato TAILS dal proprio PC non lascerà alcuna traccia della nostra attività sulla VPN.

Come configurare una VPN su Linux

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Configurare una VPN su Linux non è sicuramente un gioco da ragazzi ed adatto a tutti gli utenti. Questa procedura, infatti, è utilizzata dalle aziende che vogliono crearsi una propria rete VPN.

Tuttavia, anche un utente privato può decidere di configurare una rete VPN da utilizzare per scopi personali o semi professionali.

Di solito gli utenti che scelgono una VPN si affidano alle proposte “chiavi in mano” che, salvo rari casi, sono già pronte all’uso.

Esistono però alcune VPN che non hanno un client predefinito per Linux e quindi occorre configurarle tramite terminale.

NordVPN, ad esempio, non ha una vera e propria applicazione nativa per sistemi Linux ed è quindi doveroso utilizzare le indicazioni fornite nel sito ufficiale della VPN in questione per poter utilizzare al meglio il servizio.

Come configurare una VPN su Linux non è dunque così scontato se non abbiamo delle basi ce ci permettono di utilizzare al meglio il terminale.

La maggior parte delle applicazioni e dei comandi che vogliamo far partire sul sistema operativo open source avviene tramite il lancio di apposite stringhe sul terminale. Anche alcune VPN, come già detto, utilizzano questo iter per il loro corretto funzionamento.

Un utilizzo non corretto del terminale può comportare anche dei danni irreparabili al proprio PC, quindi massima attenzione a seguire le corrette procedure.

Riepilogo e conclusioni

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Ora che abbiamo quasi terminato questa guida possiamo dirvi che l’utilizzo di una VPN è ormai una priorità nel 2024. Questo perché i furti d’identità nel web sono sempre più frequenti a causa delle connessioni non cifrate.

Molte persone infatti credono che l’utilizzo di un buon antivirus possa aiutare a preservare la propria privacy. Il ragionamento però è completamente sbagliato in quanto questi programmi permettono di avere il PC protetto dai virus ma la navigazione la maggior parte delle volte non è protetta. L’uso delle VPN è importante per aiutare a proteggere i propri dati personali e a garantire l’anonimato.

Spesso capita di trovarci in aeroporto oppure in altri ambienti pubblici dove sono a disposizione le rete Wi-Fi libere e accessibili a tutti. In questi casi i malintenzionati non vedono l’ora di carpire i dati sensibili, arrivando fino ad impossessarsi della nostra carta di credito. Grazie alle VPN però tutto questo è solo un lontano ricordo. La vostra connessione viene protetta e i dati crittografati in modo da non essere accessibili agli hacker.

Insomma, scegliere una VPN tra le quattro che vi abbiamo proposto in questa guida è la scelta migliore per proteggere la vostra privacy e per garantirvi una completa sicurezza online.

Domande frequenti sulle VPN per Linux

Posso usare una VPN con qualsiasi distribuzione Linux?

Prima di rispondere dettagliatamente alla tua domanda è bene fare una premessa: Linux è un sistema operativo che di non registra e non sfrutta i dati personali degli utenti.

Se dunque sei alla ricerca di un sistema operativo che non registri i propri dati personali, la scelta migliore è quella di affidarsi a Linux.

Detto questo, le distribuzioni di Linux non sono tutte uguali, e scegliere quella più indicata per la propria privacy e sicurezza non è affatto semplice. UPR è certamente una delle distribuzioni più attente alla privacy.

La sigla sta per Ubuntu Privacy Remix, ed è una distribuzione basata su Debian, un sistema che salva i propri dati personali su hard disk o pen drive, crittografati ad hoc.

Utilizzando questa distribuzione del sistema operativo, i dati saranno al sicuro, e non sarà possibile in alcun modo averne accesso. UPR non è però l’unica distribuzione in grado di incrementare il livello di sicurezza e privacy: un’alternativa molto interessante è quella rappresentata da TAILS (The Amnesiac Incognito Live System).

Si tratta di una distribuzione basata anch’essa su Debian, che consente di dirottare il traffico dati sulla rete Tor. Inoltre, una volta disinstallato TAILS dal proprio PC non lascerà alcuna traccia della nostra attività sulla VPN.

Le VPN per Linux sono gratis?

Esistono sia VPN per Linux a pagamento che gratuite. Queste ultime vanno utilizzate con molta prudenza: non garantiscono una protezione totale dei propri dati personali e non offrono un vero e proprio anonimato nel web, dal momento che i server su cui sono connesse solitamente utilizzano solo la connessione PPTP.

Essa non garantisce la stessa sicurezza che troviamo nelle VPN a pagamento, che peraltro non registrano le navigazioni fatte in anonimo (cosa che non può essere data per certa quando si utilizza una rete virtuale privata gratuita).

In generale, le VPN gratis non hanno le stesse caratteristiche e funzioni di quelle a pagamento. Ed è anche abbastanza intuitivo capire il motivo: la qualità si paga.

Detto questo, per chiunque stia cercando una soluzione free (anche per sperimentare il funzionamento di una rete virtuale privata su sistema operativo Linux), consigliamo in particolare tre VPN completamente gratuite. Si tratta di Itshidden, SecurityKISS e USAIP.

Tutte utilizzano i DNS di Google e non hanno una descrizione dettagliata se registrano o meno la propria attività online.

In conclusione, possiamo dirti che se stai cercando un servizio professionale, che possa garantirti massima privacy e molte altre funzionalità, è bene affidarsi a VPN a pagamento.

Configurare una VPN su Linux è complicato?

La risposta è si: configurare una VPN su Linux non è un gioco da ragazzi.

Non tutti gli utenti possono improvvisarsi, anche se tutti possono provarci.

Chiunque infatti può configurare una rete virtuale privata da utilizzare per scopi personali o semi-professionali.

Solitamente, la procedura di configurazione viene eseguita da aziende che vogliono crearsi una propria rete VPN, ma – come detto – anche i privati possono validamente riuscirci.

Il nostro consiglio è quello di affidarsi a servizi già pronti all’uso, che non richiedano grosse operazioni di configurazione.

In tal caso, è bene affidarsi a VPN che dispongono di un client predefinito per Linux. Infatti ne esistono diverse, anche molto valide, che non hanno un client predefinito per Linux, e perciò bisogna configurarle tramite terminale.

E’ il caso ad esempio di NordVPN, che non ha una vera e propria applicazione nativa per sistemi Linux. Per configurarla correttamente su dispositivi con sistema operativo Linux, bisogna seguire le indicazioni fornite nel sito ufficiale della VPN in questione.

In generale, al di là del caso particolare di NordVPN, configurare una rete virtuale privata su Linux non è così scontato se non si hanno delle basi di informatica.

Qual è la migliore VPN per Linux?

Sul mercato esistono diverse VPN adatte a Linux, ma quella che ci sentiamo di consigliare maggiormente è AirVPN.

Si tratta della rete virtuale privata più adatta per Linux e le varie distribuzioni, dal momento che gode di funzioni dedicate per questo sistema operativo open source.

Uno degli elementi più interessanti di questo provider è il client: il sistema operativo è il medesimo in ogni dispositivo.

Ciò consente di sfruttare in qualsiasi device tutte le funzionalità di AirVPN. Essa gode inoltre di caratteristiche molto buone, sia a livello di sistema di crittografia dei dati personali (dispone di un alto livello di protezione, permesso grazie ai protocolli di sicurezza 4096 bit RSA keys size, AES-256-GCM Data Channel, HMAC SHA384 Control Channel) che di feature (integra il Kill Switch e offre la possibilità di connettersi tramite tunnel via Tor, SSH o SSL).

Da menzionare anche il fatto che permetta di essere rimborsati dopo 30 giorni di utilizzo. L’assistenza è garantita grazie agli eccellenti forum che AirVPN offre ai suoi clienti.

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