Criptovalute al sicuro: tutti i modi per proteggere le proprie cripto
Tra i numerosi asset finanziari esistenti al giorno d’oggi, possiamo affermare che le criptovalute hanno catturato grande attenzione negli ultimi anni.
L’estrema volatilità che le caratterizza, però, sta facendo venire molti dubbi ai nuovi investitori, sul loro potenziale, a cui spesso si aggiungono preoccupazioni sugli aspetti legati alla sicurezza delle cripto. I rischi da considerare quando si decide di investire in criptovalute, infatti, vanno al di là del potenziale aumento o calo del loro valore, e non vanno mai sottovalutati.
Allo stesso tempo, però, c’è da dire che la tecnologia blockchain è decisamente un passo avanti in termini di sicurezza rispetto ad altri sistemi.
Come fare per mettere le proprie criptomonete al sicuro? Scopriamolo insieme in questa guida, cominciando dal conoscere meglio tutti i possibili rischi relativi agli investimenti in criptovalute.
Possibili rischi per le criptovalute
Le criptovalute e i rischi correlati all’investimento in questi asset sono spesso oggetto di discussioni e opinioni contrastanti. C’è chi pensa si tratti di asset sicuri al 100% e chi ritiene che i token digitali siano troppo rischiosi per investirci anche somme irrisorie.
La realtà è che, nonostante l’elevato livello di sicurezza garantito dalla tecnologia blockchain, alcuni malintenzionati possono comunque riuscire a scalfire la sicurezza della rete, per esempio escogitando schemi piramidali tramite l’emissione di nuovi token.
Vediamo quali sono le principali minacce da considerare per mettere al sicuro le proprie criptovalute.
Attacchi hacker
Insieme ai crolli di mercato, gli attacchi da parte di hacker non sono rari e rappresentano indubbiamente un motivo per cui è bene proteggere le proprie criptovalute al meglio.
Detenere token fuori da wallet privati, infatti, rappresenta un rischio da non sottovalutare. Sebbene le piattaforme detengano i fondi al posto dell’utente, non è impossibile che un malintenzionato riesca a venirne in possesso.
Naturalmente, per quanto riguarda le piattaforme di investimento certificate e affidabili, come Bitpanda, i sistemi di sicurezza sono avanzati e progettati per evitare situazioni simili.
Ciò, però, non vuol dire che l’investitore può abbassare la guardia: è sempre bene fare tutto il possibile per evitare vulnerabilità di qualsiasi tipo.
Phishing
Il phishing è un’attività che si espande e si evolve continuamente da anni, non soltanto in ambito cripto e blockchain. I tentativi fraudolenti di questo tipo avvengono tramite e-mail o sms, motivo per cui consigliamo di fare particolare attenzione quando si ricevono messaggi di ogni tipo.
L’utente riceve un messaggio di notifica del tutto simile a quelli normalmente inviati da una delle applicazioni che usa maggiormente. Quando l’ignaro utente clicca sulla notifica e inserisce i propri dati di accesso, però, l’hacker si impossessa del suo nome utente e della password, accedendo all’account ed eseguendo trasferimenti di denaro senza il suo consenso.
Poiché generalmente il tutto avviene nel giro di pochissimi minuti, spesso l’utente non realizza nemmeno quello che sta accadendo, rendendosene conto quando ormai è troppo tardi.
Per questi motivi suggeriamo di sfruttare sempre i sistemi di autenticazione a due fattori o le autenticazioni biometriche, in modo da rendere impossibile il furto delle credenziali di accesso.
Schema piramidale (o schema Ponzi)
Tra i rischi per le criptovalute non ci sono soltanto quelli legati ai sistemi tecnologici, ma anche agli schemi piramidali.
Questi sono creati da persone che promettono dei rendimenti elevati e apparentemente sostenibili nel tempo. In realtà, uno schema piramidale non è altro che una truffa: gli utenti vengono spronati a credere e investire nel “progetto”, invitando altri utenti in cambio di commissioni, avanzamenti di livello, premi in denaro e simili.
Così facendo, l’utente si illuderà di arrivare a dei guadagni impensabili con normali soluzioni di investimento, ma i suoi guadagni vengono esclusivamente dai neoiscritti. Man mano che le iscrizioni aumentano, si crea una “piramide” che però, al primo intoppo, crolla miserabilmente: per poter continuare a funzionare, infatti, questo sistema prevede un reclutamento continuo di nuovi utenti; in caso contrario, non vi sarà alcun profitto.
Come fare per evitare di cadere in una trappola di questo tipo? Serve lucidità e astuzia: è infatti necessario studiare a fondo ogni progetto, analizzare il team di sviluppatori e monitorarne la sostenibilità a lungo termine.
Cryware
Il cryware è un virus ruba-informazioni, una tipologia di Trojan che raccoglie dati da wallet non-custodial di criptovalute. Questi portafogli virtuali sono noti anche come hot wallet, e rappresentano una delle soluzioni più sicure dopo i cold wallet. Tuttavia, i portafogli hot sono memorizzati localmente sul proprio dispositivo informatico, il che consente un accesso più facile alle chiavi crittografiche necessarie per eseguire le transazioni.
Un cryware può causare un grave impatto finanziario perché le transazioni non possono essere modificate una volta che sono registrate sulla blockchain. Per questo motivo è consigliabile optare per un cold wallet (o hardware wallet) come Ledger, ad esempio.
Come tenere al sicuro le proprie criptovalute
Per sapere qual è il modo migliore per tenere al sicuro le proprie criptovalute, bisogna considerare diversi fattori come:
- possibilità di munirsi di un cold wallet
- quantità di fondi da conservare
- livelli di sicurezza della piattaforma su cui si investe.
In base a questi elementi, ci sono diverse soluzioni a disposizione per proteggere le cripto da ogni rischio. Vediamole qui di seguito.
1. Utilizzare dei wallet sicuri e fare dei backup
Avere un cold wallet con backup è sicuramente una delle migliori soluzioni per tenere al sicuro le proprie criptovalute. Questo perché i portafogli “freddi” registrano i dati offline e vanno online solo nel momento in cui l’utente esegue una transazione.
In questo modo, le possibilità di attacchi esterni sono ridotte al minimo e l’inclusione di sistemi crittografati molto avanzati garantisce un livello di sicurezza massimo.
Eseguendo regolarmente dei backup, inoltre, l’utente può recuperare il proprio wallet anche in caso di smarrimento o di furto fisico del dispositivo.
2. Operare su piattaforme affidabili
Conservare i propri fondi in un cold wallet è un’ottima soluzione, ma i processi diventano molto macchinosi nel momento in cui si vogliono eseguire più operazioni. Inoltre, le commissioni possono risultare elevate per coloro che desiderano scambiare i propri asset in maniera frequente.
In tal senso, detenere criptovalute al sicuro su broker affidabili è la soluzione migliore da attuare. Così facendo si ha la certezza di non perdere i propri fondi nemmeno in caso di attacchi o crolli della piattaforma, oltre alla possibilità di scambiare gli asset in maniera efficiente ed economica.
Ecco le 5 piattaforme più sicure scelte dai nostri esperti:
Gli investimenti in criptovalute sono altamente volatili e non regolamentati in alcuni Paesi dell’UE. I consumatori non sono tutelati. Possono essere applicate imposte sui profitti.
3. Usare una connessione protetta
Quando si depositano criptovalute su wallet o piattaforme di investimento, è buona norma munirsi di una connessione protetta. In generale, vanno assolutamente evitate reti wi-fi pubbliche o router appartenenti a terzi (come quelli presenti in strutture condivise), in quanto i dati sensibili potrebbero essere memorizzati.
Inoltre, le reti aperte sono terreno fertile per gli attacchi hacker di cui abbiamo parlato in precedenza. Diventa quindi opportuno prestare particolare attenzione durante i trasferimenti di denaro e, in caso di necessità, utilizzare un servizio VPN (virtual private network) sicuro, gratis o a pagamento che sia.
4. Impostare password efficaci e autenticazione a due fattori
Come detto sopra, gli attacchi di phishing avvengono all’ordine del giorno e rappresentano uno dei maggiori rischi per le criptovalute, poiché vengono rubati dati sensibili in seguito all’accesso all’account del malcapitato.
In questo caso la prevenzione è indispensabile: impostare una password forte o farla generare da un apposito sistema di automazione (detto password generator) è un passaggio chiave per garantirsi un certo livello di sicurezza. Inoltre, è consigliabile sfruttare l’efficacia dell’autenticazione a due fattori o dell’autenticazione biometrica, in modo che l’hacker venga fermato prima di poter mettere mano ai dati di accesso.
5. Sfruttare antivirus e antimalware
Abbiamo parlato di cryware, una tipologia di Trojan in grado di rubare i dati dei wallet connessi a Internet. Per far fronte al problema, installare un buon antivirus con sistema anti-malware è la soluzione migliore.
In linea di massima, se è vero che anche gli antivirus gratuiti possono essere di grande aiuto contro le minacce più diffuse, c’è da considerare che quelli a pagamento sono solitamente più aggiornati e quindi anche più efficaci contro i virus più avanzati come i cryware (noti anche col nome di crypto malware).
Conclusioni
Abbiamo appurato che i rischi per le criptovalute sono numerosi e possono rappresentare un pericolo per i propri fondi. Investire in questi asset, d’altronde, richiede una certa conoscenza tecnica, soprattutto dal punto di vista informatico.
Fortunatamente esistono piattaforme di investimento intuitive e allo stesso tempo assolutamente sicure (e dunque adatte anche ai principianti), ma è sempre bene informarsi a riguardo e conoscere a fondo ciò su cui si sta investendo; quando si parla di sicurezza, infatti, non dipende tutto dalla piattaforma in questione: anche l’utente deve fare la propria parte.
Con i suggerimenti di questa guida sarà possibile conservare al meglio le proprie criptovalute, evitando i pericoli più diffusi sul web.